Il Milan ha domato lo PSV con un secco tre a zero,grazie a due reti di Boateng e a una zampata di Balotelli. È un risultatorotondo, meritato, ma il Milan non è stato stratosferico, anzi ha rischiato esofferto in molti momenti. La partita è stata giocata con diligenza, impegnocostante, attenzione. Ha evidenziato buone individualità, come il grandeBalotelli, dotato di classe cristallina, forza e anche di visione di gioco,altruismo ed anche (e qui sta la novità positiva) capace di un certo autocontrollo.

Si è rivisto soprattutto un vispo quanto scalognatoFaraone, che è sembrato appesantito ma pimpante e scattante su ogni pallone.

È statoanche sfortunato su più occasioni, segno che non gioca con la necessariascioltezza. Ma l'intesa con Balotelli e quella traversa interna, colpita con untiro che avrebbe meritato il goal, lasciano ben sperare. Il Milan ha bisogno dellaloro classe per fare strada in campionato e in coppa.

Ottimi anche i terzini, anche se la forza e la classedei mitici Tassotti e Maldini sono ancora lontane. A centrocampo mancano i campioni veri e si è vista piùforza fisica che lampi di genio calcistico. Per un salto di qualità, il Milandeve migliorare in questo settore.

Anche la difesa, nella coppia centrale, non offre lanecessaria serenità e spesso emergono svarioni pericolosi. Proprio per queste lacune, la partita non è stataesaltante, tuttavia il Milan ha dimostrato grande impegno e voglia di vittoriaregalandoci emozioni in abbondanza e, alla fine, la gioia della vittoria.

Questo risultato ha anche un significato più intimo,più personale per il Presidente Berlusconi. In questi giorni il Cavaliere è unRe solo, anche se circondato dall'affetto dei suoi familiari e dei suoi uominidi partito. È solo perché ogni uomo è sempre solo innanzi alle decisioniimportanti e nei momenti difficili.

La vittoria del Milan lenisce le ferite del suoPresidente, che soffre in silenzio, e gli da forza per reagire. Peccato l'uscita scomposta di Allegri, messo sullagraticola da una stampa sempre alla ricerca della notizia del giorno. I grandicondottieri sanno mantenere i nervi saldi in questi topici momenti.