Calciomercato: dopo la prestazione di ieri con la maglia della Nazionale aumentano i rimpianti tra i tifosi della Juventus. Un Gilardino così forse sarebbe tornato comodo alla formazione di Conte. Un attaccante capace di buttarla sempre dentro e di rendersi pericoloso come pochi nell'area piccola, come confermato tra l'altro dallo stesso Prandelli. Gilardino è diverso da Llorente, presentato in pompa magna la scorsa estate in quel di Vinovo come uno dei più grandi colpi della sessione di calciomercato estiva salvo poi arenarsi in panchina in questo avvio di stagione.

E proprio nel giorno della partita tra Italia e Bulgaria decisa da un gol di Gilardino, i tifosi della Juventus ascoltano con amarezza le parole di Enrico Preziosi. Il presidente del Genoa intervistato in esclusiva dai microfoni di Sky Sport 24 ha fornito importanti rivelazioni sugli sviluppi della trattativa che ha un po' messo a soqquadro tutto l'Atahotel Executive di Milano nell'ultimo giorno di mercato, datato ormai a lunedì scorso.

Preziosi non ha fatto altro infatti che confermare quanto si era già saputo all'indomani della chiusura delle trattative. Spiegando i motivi per i quali l'operazione denominata "giro di bomber" è saltata, il numero uno del Grifone ha fatto riferimento ad un solo episodio, misterioso fino ad un certo punto, ovvero una telefonata giunta da Torino che di fatto ha bloccato l'intera trattativa che coinvolgeva oltre al Genoa e la Juve anche la stessa Roma, pronta ad accogliere all'ombra del Colosseo Fabio Quagliarella. 

Non è poi difficile sapere il mittente della telefonata, con Conte indiziato numero uno in questo caso.

L'allenatore della Juventus si è opposto alla cessione in extremis di Quagliarella dopo aver dovuto "subire" la cessione di un pezzo da novanta come Alessandro Matri, definito dallo stesso tecnico come il calciatore che più di tutti aveva centrato la porta negli ultimi due anni. Alla fine dunque ha prevalso la volontà di Conte, la stessa volontà che però non è emersa in maniera decisiva nei restanti giorni di calciomercato, anche perché se così fosse stato oggi vedremmo Quagliarella vestire una maglia diversa da quella bianconera, così come Gilardino, forse.