In occasione dei Mondiali di Italia '90 vennero ristrutturati alcuni stadi: Renato dall'Ara di Bologna, Sant'Elia di Cagliari, San Paolo di Napoli, Comunale di Firenze, Luigi Ferraris di Genova, Giuseppe Meazza di Milano, Favorita di Palermo, Olimpico di Roma, Friuli di Udine e Bentegodi di Verona; furono invece costruiti ex-novo gli stadi del San Nicola di Bari e Delle Alpi di Torino. A distanza di quasi vent'anni, nel 2007, negli stadi italiani si è provveduto ad effettuare i lavori per montare i tornelli; da allora gli stadi sono in condizioni terribili, vecchi e distrutti dai teppisti che vanno allo stadio non per incitare la propria squadra ma per fare dei danni.

Adesso si sente parlare di legge sugli stadi o meglio sull'impiantistica sportiva, un provvedimento nato nel 2008 per sostenere la candidatura dell'Italia a EURO 2016, il testo era stato ricevuto e licenziato sia dalla Camera che dal Senato della Repubblica il 7 ottobre 2009 per poi essere modificato nel testo originario dalla 7/a Commissione permanente della Camera dei Deputati che nel luglio 2012, dopo averlo approvato, l'ha consegnato al Senato e smarritosi nei meandri della burocrazia. La sua versione attuale prevede "la concessione di procedure amministrative e burocratiche semplificate e più rapide per la costruzione e la ristrutturazione degli impianti, con meccanismi che evitino speculazioni edilizie, favorendo quindi la diffusione degli "stadi di proprietà" delle società di calcio inclusi i complessi sportivi multifunzionali".

La legge sugli stadi porterebbe sicuramente benefici agli impianti sportivi italiani che, come noto, sono obsoleti e carenti in termini di sicurezza strutturale e di comfortGli stadi privati in Italia si possono costruire, ne è testimonianza lo Stadio Giglio di Reggio Emilia ora Mapei Stadium-Città del Tricolore (primo stadio privato in Italia), realizzato in otto mesi,  interamente costruito da privati e costato 11 milioni di euro. Nel 2004 l'impianto ha subito una ristrutturazione ed è diventato un centro ludico-commerciale, adiacente al centro sportivo è stato aperto un centro commerciale con cinema, ristoranti e negozi. 

I lavori per la costruzione dello Juventus Stadium di Torino sono iniziati nel 2009 e terminati nel 2011 per un costo complessivo di 120 milioni di euro; è stato progettato seguendo i massimi standard di sicurezza ed è privo di barriere architettoniche.

E' una vasta area, costituita da 4 000 posti auto, otto ristoranti e 20 bar. All'interno cìè un museo dedicato alla storia della Juventus, 34 000 metri quadrati di aree commerciali e 30 000 di aree verdi.

In Italia invece che costruire dei semplici impianti sportivi con annessi negozi, ristoranti, attività ricreative e ludico-commerciali, si vogliono costruire Ville, appartamenti e centri commerciali con adiacente anche un impianto sportivo dedicato al calcio.

Perchè chi vuole effettivamente costruire uno stadio di proprietà può farlo come hanno fatto la Reggiana e la Juventus, rispettando le richieste e le normative europee e non scavalcando le leggi.

Per costruire il più bello, comodo e funzionale stadio del mondo l'Allianz Arena del Bayern Monaco inaugurato nel 2005, bisogna iniziare la storia dal 1997 quando si decise l'effetiva necessità di un nuovo stadio è stabilire in quale aerea selezionare per la costruzione. In un  secondo tempo le due società di Monaco il Bayern e il Monaco1860 costituiro un consorzio per la costruzione e la gestione. 

Nel 2001 venne identificata l'area di Frottmaning, perchè la distanza tra l'ingresso dello stadio e la stazione metro è di 500 metri e per l'immediata vicinanza all'autostrada. Venne indetto un referendum tra i cittadini dove prevalse, con il 65% dei voti, una maggioranza favorevole alla realizzazione.

Nel 2002 iniziarono i lavori che terminarono nel 2005. Le altre attività presenti nell'impianto sono di ristorazione e il merchandising delle squadre. Basta seguire questo iter anche in Italia e vedrete che ogni squadra di calcio che lo vorrà potrà avere il proprio stadio.