Cagliari - Napoli, the day after: il bicchiere mezzo pieno. E' difficile parlare di un buon inizio stagione se consideriamo che il Napoli è staccata di 10 punti dal primo posto occupato dalla Juve e ben 5 dalla seconda in classifica che è la Roma. Un risultato certo non positivo, se consideriamo gli obiettivi di inizio anno, ma bisogna tener presente che la squadra è cambiata in diversi elementi rispetto allo scorso anno ed ha cambiato anche l'allenatore.

Benitez inoltre ha portato in Italia un nuovo sistema di gioco, più europeo, che difficilmente è stato praticato nella nostra Serie A perchè comporta una fase offensiva decisamente spiccata, mentre lascia un po' più sguarnita la difesa con due soli centrocampisti puri a fare filtro in mezzo al campo. Ad ogni modo il Napoli è a +3 rispetto allo scorso anno quando è arrivato secondo a fine campionato, ma non aveva la Champion's League che, come sappiamo, prende tantissime energie fisiche ed emotive sottraendole al campionato.

La partita Cagliari - Napoli ha evidenziato un po' i limiti di questa squadra. Demotivati e svogliati, ad inizio primo tempo gli azzurri hanno concesso al Cagliari troppo spazio e sono stati immediatamente puniti. Fase difensiva disattenta come spesso è accaduto in questo campionato. In avanti, invece, una discreta partita della linea offensiva, sebbene Insigne in tre mesi di campionato sia rimasto all'asciutto. E la mancanza dei suoi gol si sente. Dzemaili e Behrami sono apparsi poco ordinati e sicuramente il fatto di non avere un top player a centrocampo inizia ad essere un problema: Inler, subentrato nel secondo tempo, non ha per esempio mai garantito una manovra illuminante e con cambi di gioco repentino.

Certo è che difendendosi praticamente in undici, era ancor più difficile farlo ieri: il Cagliari non ha lasciato spazi alla manovra azzurra e nemmeno nel finale i partenopei sono riusciti a sbloccarla. Anzi si, vi era riusciuto Callejon con una prodezza al volo da fuori area, ma per il Guardalinee c'era un fuorigioco di posizione, dal momento che Pandev ostruiva la visuale al portiere che non avrebbe potuto vedere il pallone. Il portiere rossoblu per la verità non ha neanche accennato alla minima protesta, andando a raccogliere mestamente il pallone dalla rete, ma la cinquina arbitrale, di comune accordo, ha deciso per il regalo natalizio anticipato. Nulla in contrario, dal momento che la tifoseria sarda si distingue sempre per civiltà e cori amichevoli nei confronti del popolo napoletano. Gli aiuti per l'alluvione devono essere molto graditi, dal momento che il Vesuvio è stato osannato per tutto il match.

Tifo genuino.