Possiamo analizzare le cose che sono andate a meraviglia, ma sarebbe troppo facile. Partirei invece da ciò che non ha funzionato nel Napoli. Il centrocampo, prima di tutto.
Inler è apparso l'ombra di se stesso: svogliato, poco concentrato, poco lucido, poco efficace, poco Inler, poco leader, troppo poco per questo Napoli. Una squadra che ambisce a vincere ha nel suo organico un centrocampista centrale eccellente, sempre. Non si sfugge a questa regola.
La Juve ha un certo Pirlo, tanto per fare un nome. Sebbene il momento di forma non sia dei migliori la condizione di appannamento di Inler sembra perenne e senza via d'uscita. Davvero poco ispirato anche Maggio che da motorino inarrestabile qual era si è trasformato in una bicicletta che non cambia le marce. La si tiene sempre in cantina, ma difficilmente si pensa di partecipare al Tour de France. Anche Dzemaili ha fornito una prova incolore, molto al di sotto delle sue potenzialità, e si è sentita la mancanza di Behrami.
Non ha trovato il gol Higuain che si è distinto più per il numero di assist prodotti che per la reale pericolosità sotto porta. Insigne è l'altro grande enigma di questo Napoli.
Sebbene sia sempre stato sostenuto dalla tifoseria e dall'allenatore, e dalla società pure, è abbastanza chiaro come il ragazzo sia piombato in un momento di sconforto nero dal quale non riesce a risollevarsi. Forse è presto per lui pensare già allo scudetto, alla Champion's League e ad entrare nella storia.
Dieci gol nel massimo campionato di Serie A ed un rendimento costante nel tempo sarebbero i primi due step da conquistare prima che la pazienza del pubblico si esaurisca. Viene da chiedersi se un anno fuori in prestito ad un club medio-piccolo di A non gli avrebbe fatto bene per trovare continuità ed una dimensione psico-fisica più stabile. La sensazione è che l'emotività del talento azzurro dovuta alla giovane età gli stia tirando un brutto scherzo ed il rischio è quello di perderlo lungo la strada.
Segnali positivi invece in prospettiva futura per Rafael che ha difeso con sicurezza la porta azzurra, lasciando davvero poche occasioni ai blucerchiati. L'uscita sui piedi di Eder a pochi minuti dalla fine mette al sicuro il risultato da eventuali arrembaggi finali degli avversari.
La Samp ha infatti colto prima una traversa con Gabbiadini e poi due beffardi pali interni consecutivi sulla conclusione di Sansone lasciato colpevolmente libero di tirare. Il risultato parla chiaro e non si discute sulla superiorità del Napoli, ma dovendo considerare la squadra in ottica primo posto sono apparsi oggi evidenti tutti i limiti della rosa che Bigon con l'aiuto di Mister Benitez dovranno assolutamente tamponare durante questa sessione di Calciomercato. Un difensore centrale, un centrocampista ed un vice-Higuain sono le priorità da inseguire già a gennaio. Oggi più che mai un centrocampista alla Mascherano sarebbe servito.