Napoli-Juventus è da sempre una delle sfide più sentite del campionato italiano, ma c'è un limite a tutto. Se vista dalla parte dei tifosi, più che una partita è sembrato un duello all'ultimo sangue, privo di qualsiasi forma di civiltà. Il match tra le tifoserie è iniziato oggi pomeriggio, quando una sessantina di tifosi juventini sono stati bloccati fuori dal San Paolo: nascondevano dei petardi nei panini.
E' stato scoperto anche un manganello, che un tifoso juventino teneva abusivamente. Inoltre, dai controlli effettuati dalle forze dell'ordine sono stati scoperti cinquanta tifosi bianconeri in possesso di tessere del tifoso che non corrispondevano alle generalità dei possessori del documento.
Una delle classiche del calcio italiano ha sempre riservato, purtroppo, tristi episodi di cronaca, spesso nera. Sono stati sempre numerosi gli sfottò, ma a volte anche i morti e i feriti. In questa occasione, per fortuna, non ci sono stati accoltellamenti o morti improvvise, ma solo sfottò tra le due tifoserie.
I tifosi juventini in pullman, mentre stavano raggiungendo lo stadio, hanno fatto girare sui social network alcune foto provocatorie, con scritto: "Stiamo per arrivare a Napoli e già sentiamo la puzza". Non contenti di ciò, durante il match, verso il 30' del secondo tempo, i tifosi bianconeri hanno intonato al San Paolo un coro, ripetuto più volte, che recitava: "Vesuvio lavali col fuoco".
Questa volta gli juventini hanno sicuramente oltrepassato il limite, dato che si tratta di un coro ad alto contenuto discriminatorio nei confronti degli azzurri. Ormai gli stadi si stanno trasformando sempre di più in valvola di sfogo di alcuni soggetti repressi. Ci auguriamo di non sentire più un coro del genere nella curva di uno stadio italiano.