Cresce l'attesa per i Mondiali calcio 2014, con l'Italia che mostra elementi assai motivati in allenamento, com'è del resto inevitabile dato che non capita certo tutti i giorni di giocarsi un campionato del mondo di calcio in Brasile, terra da sempre folle d'amore per questo particolare sport.

Dopo la gara amichevole contro la non irresistibile Repubblica d'Irlanda Prandelli dovrà passare da 30 elementi a 23 riducendo la rosa azzurra che parteciperà ai Mondiali calcio 2014 sulla base delle indicazioni tecniche offerte dal campo ma è già possibile tentare qualche valutazione sommaria.


Diciamo intanto che l'elenco dei 23 azzurri che voleranno in Brasile per i Mondiali calcio 2014 va consegnato alla Fifa il 2 giugno, lunedì. Cesare Prandelli ha preliminarmente osservato che le condizioni ambientali brasiliane, già saggiate in Confederation Cup, saranno a dir poco particolari a causa della particolare umidità che troveremo. Servono quindi giocatori ben preparati.

Chi sarà scelto e chi no

Tra i portieri il trio sarà Buffon, Sirigu e la rivelazione Perin che sta davvero bruciando le tappe e potrà fare esperienza preziosa. Mirante resterà in Italia. Marchetti, riserva di Buffon fino all'anno scorso, ha pagato la stagione negativa alla Lazio.


In difesa avremo Chiellini, Bonucci, Barzagli, Paletta (che potrebbe essere un po' la rivelazione). Fiducia anche nel disciplinato De Sciglio. Abate, Maggio, Darmian e Pasqual sono tutti in discussione. Ranocchia dovrebbe essere tagliato. Questo calciatore si sta perdendo un po' per strada come già accaduto a Santon.


In mediana non possono certo essere in discussione Pirlo, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Thiago Motta e Candreva. Verratti merita fiducia. Incertezze su Romulo. Parolo e Aquilani verso il taglio. E' forse questo il reparto migliore dell'Italia 2014.


Davanti i nomi sicuri sono la grande speranza azzurra Balotelli, il capocannoniere granata Immobile, Cassano, Cerci. Forti dubbi su Lorenzo "Il magnifico" Insigne che appare in condizioni precarie dopo una stagione logorante. Grandi dubbi infine su Rossi e Destro. Se le condizioni di Pepito dovessero risultare idonee per le fatiche psicofisiche di un Mondiale di questo livello alla fine il sacrificato potrebbe essere proprio il bomber giallorosso Mattia Destro. Sarebbe un peccato perché Destro è elemento capace di sviluppare molto bene un tipo di gioco moderno che non tutti sanno fare e che si è confermato quest'anno nella scintillante Roma di Garcia giunta seconda alle spalle della corazzata Juventus.