Hanno sorpreso il mondo calcistico schiantando con tre reti l'Uruguay di Cavani. La Costa Rica doveva essere la "Cenerentola" del girone D, quello con Inghilterra, Italia e Uruguay, tutte e tre già campioni del mondo in passato. Invece, i costaricani all'esordio hanno asfaltato con un netto 3-1 in rimonta gli uruguaiani e sono volati in vetta al raggruppamento, e promettono che non saranno una meteora, ma che faranno meglio dei Mondiali del 1990, quando giunsero agli ottavi di finale, eliminati per mano della Cecoslovacchia.

La Costa Rica non teme l'Italia, prossima avversaria: rispetto per il blasone e per l'esperienza degli azzurri, ma nessuna paura. In particolare, il portiere Navas è piuttosto spavaldo e pronto a scommettere su un'altra grande vittoria dei suoi nei confronti della squadra di Prandelli. L'estremo difensore costaricano, che gioca nel Levante, è stato il migliore della Liga spagnola dopo Courtois dell'Atletico Madrid e ha spiegato perché non può aver paura di una compagine come l'Italia: "Posso aver paura dell'Italia quando ogni domenica, mi trovo i migliori attaccanti del Mondo?".

Più prudenti i compagni di Navas, i quali ricordano come la Nazionale italiana, tatticamente, sia più preparata di quella uruguaiana, ma al contempo si dicono certi che sapranno come batterla perché ne conoscono i punti deboli. Nel ritiro della Costa Rica, nessuno vuol sentir parlare di festeggiamenti per il passaggio del turno dopo aver battuto gli azzurri venerdì 20 giugno a Recife, ma intanto ammettono di essere pronti a giocarsela come una finale, poiché una vittoria vorrebbe dire qualificazione agli ottavi. L'Italia e Prandelli sono avvisati: contro la Costa Rica ci sarà molto da sudare e difficilmente si riuscirà a spuntarla.