Subito dopo la chiusura della Liga che ha consegnato il titolo ad uno storico Atletico Madrid in uno stracolmo Camp Nou, nello scontro all'ultimo sangue col Barcellona, si è chiuso, dopo appena un anno il ciclo Martino.

L'allenatore argentino, voluto fortemente da Messi per il dopo Villanova, ha deluso tutte le aspettative dei tifosi blaugrana e, in primis, della dirigenza che ha deciso, in accordo (forzato) con l'allenatore stesso di chiudere il rapporto nella conferenza stampa post-partita.

Il totoallenatore è stato presto vinto da Luis "Lucho" Enrique, ex bandiera della squadra catalana, già allenatore del Barcellona B, che dopo la sfortunata avventura alla guida della Roma, dove non furono apprezzati né i risultati né il tiki-taka, ha trovato la propria rivincita nella stagione brillante, appena terminata, alla guida del Celta Vigo.

Il Barcellona, in stile Milan, sta seguendo la politica dell'affidare la squadra alle proprie ex bandiere. Enrique sa di aver accettato un'eredità pesante, quella di Guardiola e del Barcellona dei record di Villanova, e una responsabilità ancora più ingente, quella di rilanciare la squadra dopo un anno fallimentare, chiuso con la sola Supercoppa di Spagna, con la necessità di ringiovanire la squadra.

Il tutto dietro la pressione del Presidente Bartolomeu, da pochi mesi succeduto alla guida del club dopo lo scandalo Rosell. Proprio in ottica di rinnovamento della rosa, Luis Enrique ha stilato e consegnato a Zubizarreta, Ds blaugrana, la lista dei desideri, cioè quei giocatori che andranno a sostituire i papabili partenti, come Dani Alves in direzione PSG, Mascherano verso un ritorno in Premier più che il Napoli, Xavi vicino alla MLS americana, Fabregas attirato dalle sirene di Manchester sponda United, Song che vive con le valigie pronte praticamente da quando è arrivato, oltre a Valdes in scadenza a fine mese e al ritirato Puyol.

Sei sono i nomi presenti sulla lista, nomi che andrebbero a puntellare tutte le zone del campo: 1) Bravo. È già arrivato il talentuoso gioiellino tedesco Ter Stegen a sostituire Valdes tra i pali, ma Enrique vuole il portiere del Real Sociedad per avere le spalle coperte dalla possibile pressione che il tedesco potrebbe subire al Camp Nou.

2) Marquinhos e 3) Mathieu.

Il primo andrebbe a sostituire sia Puyol, ma soprattutto il partente Mascherano al centro della difesa mentre il secondo tornerebbe ad agire sulla fascia di Dani Alves, dopo l'ultimo anno da centrale di difesa al Valencia. 4) Koke. Il giocatore spagnolo è esploso in tutta la sua classe quest'anno sotto la guida di Simeone, attirando anche le lodi di Del Bosque che ha chiaramente annunciato di puntare su di lui per il centrocampo del presente e del futuro delle Furie Rosse.

Proprio in lui Enrique, come Del Bosque, avrebbe visto l'erede di Xavi. 5) Cuadrado e 6) Aguero. Il primo è l'ala giovane e talentuosa, in esponenziale crescita, che piace tanto nel "progetto giovani" di Lucho, l'altro è la spalla ideale, nella mente dell'allenatore, di Messi. Una lista che Babbo Natale avrebbe difficoltà serie a soddisfare, ma Bartolomeu, al primo anno effettivo da presidente, potrebbe, magari ammortizzando proprio con qualche cessione illustre. Per poi ripartire.