Un paese Immobile è lo sfogo del giornalista della Stampa Massimo Gramellini dopo la sconfitta dell'Italia contro la Costa Rica nei Mondiali 2014 in Brasile. Questa metafora è stata fatta propria dal popolo di Twitter al punto che l'hashtag Un Paese Immobile è entrato tra le tendenze del momento sul social network in Italia e soprattutto a Torino.

Nel suo articolo, pubblicato all'interno della rubrica Buongiorno del quotidiano La Stampa, Gramellini ha fatto una riflessione sul fatto che contro la Costa Rica il milanista Mario Balotelli è stato scelto come centravanti titolare al posto di Ciro Immobile, capocannoniere della serie A con il Torino che, grazie anche ai suoi gol, è riuscito a piazzarsi più in alto in classifica rispetto ai rossoneri.

Definendoli rispettivamente "centravanti sopravvalutato che ha segnato poco e parlato troppo ovunque sia stato" e "un centravanti che ha segnato ventidue gol negli ultimi sei mesi ed è circonfuso di grazia celeste", il giornalista torinese ha sottolineato come troppo spesso si scelga proprio l'apparenza alla sostanza con il risultato di uscire sconfitti come è successo all'Italia contro il Costa Rica.

L'articolo ha suscitato molte reazioni sul web dopo la sconfitta bruciante nella partita Italia - Costa Rica. Alcuni commentatori definiscono Gramellini retorico, ma sono molti a condividere il suo pensiero, persino chi sostiene di non amarlo. Ovviamente con le ipotesi non si va da nessuna parte, ma sono in molti a chiedersi se il bomber Immobile sarebbe stato in grado di sfruttare le poche occasioni capitate tra i piedi di Balotelli, Cassano o Insigne.

Quello che è certo è che sembra essere nato un nuovo dualismo in attacco: dopo Mazzola e Rivera, Baggio e Del Piero, Totti e Cassano, ecco Immobile e Balotelli. Ma oggi entra in gioco anche Twitter.