Zdenek Zeman è pronto a tornare in panchina nella nostra Serie A. Dopo vari avvicinamenti e rallentamenti, il boemo ha scelto: ha detto sì al Cagliari del neo presidente Giulini, convinto dal progetto degli isolani che hanno subito una vera rivoluzione dopo il cambio di proprietà e l'addio di Massimo Cellino, il cui regno è durato ben 22 anni. Per il nero su bianco, ormai, manca soltanto il passaggio di consegne societario, atteso nella giornata di oggi, mentre tra il tecnico e il patron in pectore, l'accordo è praticamente fatto, con l'ex allenatore della Roma che potrà rimettere a lucido il proprio 4-3-3 spettacolare proprio contro l'ultima squadra affrontata nel campionato italiano.

Sembra un segno del destino. Zeman chiuse la propria esperienza con la Roma proprio contro gli isolani nella notte più nera della sua gestione bis in giallorosso: all'Olimpico i rossoblu passarono con un secco 4-2 tra i fischi della Sud e un esonero ratificato soltanto poche ore dopo. Era la Roma dei dissidenti, dei problemi di spogliatoio, di De Rossi e Stekelenburg snobbati, della piazza spaccata con il solo capitan Totti al timone, fedele alla linea boema. Sembra passata una vita ed è invece quasi cronaca dei giorni nostri. Acqua passata, si affretterà a dire lo stesso Zeman, che in Sardegna ritroverà uno dei fedelissimi, Sau, che con Pinilla e Ibarbo potrebbe formare il prossimo tridente rivelazione della Serie A.

La fumata bianca definitiva dovrebbe arrivare in giornata e non sembrano esserci più dubbi. Il Bologna, l'altra pretendente che aveva fortemente richiesto Zeman, sembra defilata rispetto a qualche giorno fa. Inutile capirne i motivi: il boemo ha voglia di Serie A, di una nuova sfida nel calcio che conta.