Si gioca il penultimo ottavo di finale mondiale, la sfida è Argentina Svizzera. Nello Stato Vaticano diventa un derby. Riferisce l'agenzia di informazione vaticana I.Media che il Pontefice, incrociando le guardie svizzere scherzi con loro sull'esito della partita. Sembra inoltre che il papa sia stato invitato a vedere la gara dalle stesse, rispondendo che" non può", aggiungendo," purtroppo". Ha anche promesso al presidente del Brasile, Dilma Rousself, di rimanere neutrale.
Non è comunque un segreto la passione per il calcio del papa argentino.
" Que Alegria" salutò la notizia dello scudetto argentino al San Lorenzo de Almagro, sua squadra del cuore, che non deve il suo nome al santo omonimo, ma a Lorenzo Massa, parroco di quartiere. E la foto mostrata con orgoglio sul suo sito ufficiale dal San Lorenzo, della tessera sportiva dell'allora cardinale Jorge Mario Bergoglio. Non è comunque il primo papa, Francesco, ad avere una squadra del cuore. Tra i recenti sappiamo che quella di Benedetto XVI era il Bayern Monaco. E ora ci sono anche i Santi. Papa Wojtyla (Giovanni Paolo II ) possedeva le tessere dello Schalke 04 e del Borussia Dortmund, papa Roncalli, (Giovanni XXIII ) tifava Atalanta.
La guardia svizzera, l'esercito più piccolo e antico del mondo, è stata organizzato da permettere a tutti i 110 uomini che la compongono di non perdere nessuna delle partite del mondiale di calcio.
Calcio veicolo di pace e dialogo. Voluta proprio da Papa Francesco, il 1 settembre a Roma si giocherà una partita con calciatori di tutte le religioni.