Un Napoli arrembante quello visto contro il Chievo nei primi 15 minuti di gioco. Fioccano le occasioni da gol ma il pallone non entra (sui piedi di Insigne ne capitano alcune ghiotte). Potrebbero passare gli azzurri intorno alla mezzora quando l'arbitro concede la massima punizione per un netto fallo in area subito da Gonzalo Higuain. L'argentino, incaricatosi del tiro dagli undici metri, non spiazza il portiere avversario che gli nega il gol neutralizzando la conclusione a mezz'aria tutt'altro che irresistibile. Una manciata di minuti più tardi è però il Chievo a rendersi assai pericoloso con un contropiede che vede Maxi Lopez centrare lo spigolo della traversa prima e, sul rimbalzo che ne segue, mettere fuori di tacco di un soffio alla sinistra di Rafael. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. All'inizio della ripresa una buona conclusione dalla distanza di Zuniga impegna il portiere ospite e illude i tifosi ma subito dopo è il Chievo a passare in vantaggio in contropiede con Maxi Lopez che conclude l'azione in gol: il preciso diagonale non lascia scampo al povero Rafael, 0 a 1! Il Napoli tenta di reagire ma il "muro giallo" degli uomini di Corini regge bene anche alla distanza. Difficile saltare la barricata avendo diversi uomini fuori forma. Benitez si decide a compiere i cambi probabilmente troppo tardi (al '57 Mertens per Insigne, al 71' De Guzman per Jorginho, al 77' Zapata per Callejon) che stavolta non risultano determinanti come in altre occasioni per rimediare al risultato negativo.

Col passare dei minuti l'offensiva dei padroni di casi diventa via via più sterile (tranne un discreto colpo di testa avvenuto in pieno recupero) ed è addirittura la formazione ospite ad avere chance per il raddoppio. Dopo 90 minuti regolamentari, più 5 di recupero, il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità decretando la vittoria del Chievo per 1 a 0. Evidente la delusione da parte dei tifosi e palese la protesta nei confronti del Presidente che non ha provveduto a portare a segno i colpi di mercato necessari alla squadra per compiere il fatidico salto di qualità. Ad ogni modo molti uomini sono sembrati nettamente fuori condizione. Mediocre la prestazione di Albiol, Maggio, Insigne (sciupone sotto porta), Jorginho, Inler, Mertens. Hamsik opaco, lontano dal top della condizione (al suo attivo solo una buona conclusione con cui poteva segnare, per il resto tiracci sballati). Zuniga è sotto tono rispetto ai suoi standard (ma almeno ha l'attenuante del lungo infortunio subito). Callejon sembrava più vivo all'inizio poi si è andato progressivamente spegnendo di pari passo con il calo fisico di tutta la squadra. Higuain ha compiuto alcune giocate ma, come spesso avviene, è troppo isolato all'attacco e finisce per perdere la calma. Di sicuro l'errore dal dischetto lo ha innervosito ulteriormente e nella ripresa si è visto poco. Il difensore centrale Koulibaly (autore di una prestazione grintosa) e il portiere Rafael (incolpevole sul gol) sono stati probabilmente gli unici a meritare la sufficienza. Riguardo a Benitez è sempre tardivo sui cambi, impiega troppo tempo a decidersi prima di effettuarli. Il Napoli assapora la sconfitta, i tre punti li prende il Chievo che si conferma bestia nera dei partenopei.