Champions League: dopo il martedì sera da incubo per la Roma di Rudy Garcia, la Juventus si presenta ad Atene nella tana dell'Olympiacos per provare a mettere punti in cascina, in un girone composto anche dal Malmoe e l'Atletico Madrid.

La Juve parte male, abulica e senza molte idee, i greci spingono ma sostanzialmente non impensieriscono la porta difesa da Gigi Buffon; Pirlo pare svagato e molto impreciso, Tevez non trova la posizione giusta e la squadra sembra lontana parente di quella di Antonio Conte.

Tutto scorre fino al minuto 35, quando arriva il gol dei greci guidati dall'ex campione del Real Madrid Michel, con un bel sinistro da fuori dell'ex centrocampista del Palermo Kasami, dopo uno scambio con l'ottimo Dominguez e Mitrouglu.

La Juve reagisce, ma la squadra di Allegri è confusa e poco lucida ed il solo Morata risulta essere pericoloso ed in palla, troppo poco ed il primo tempo si conclude con la squadra greca in vantaggio per 1-0.

Nel secondo tempo le due squadre si presentano con gli stessi undici di partenza da ambo le parti, la Juve parte con un piglio diverso, manovra più veloce e diversa determinazione da parte di tutti, e dopo 5 minuti Lichtsteiner va vicino al gol con un sinistro al volo scoccato appena dentro area che esce di poco.

L'Olympiacos è comunque in partita e riparte con azioni veloci e ficcanti, Pirlo continua intanto ad accumulare errori su errori, sopratutto in fase di impostazione, strano per uno come lui che in genere non sbaglia un passaggio, ed al minuto 57 esce per dare spazio a Claudio Marchisio, finora artefice di un buon inizio di stagione. 

La Juve tra il minuto 68 ed il minuto 78 ha ben cinque palle gol, tre con Morata, una con Tevez, e una con Pogba, ma il portiere Roberto para tutto, ed al minuto 79 su tiro potente di Morata si supera ancor di più mandando sulla traversa il bolide, i bianconeri vengono fermati da un portiere in vena di miracoli e dalla sfortuna.

La Juve dopo aver fatto entrare Pereyra al posto di Ogbonna, per dare dinamicità ad un centrocampo lento e prevedibile, conferma la serata storta e sfortunata al minuto 85 con una parata di Roberto su bel tiro di Tevez. Finisce con una sconfitta una partita stregata, nata male e finita peggio.