Bene, ma non benissimo l'Italia di Antonio Conte, che riesce a guadagnare un importante punto in trasferta contro i bulgari nella gara valevole per la 5° giornata del gruppo H per le qualificazioni a EURO 2016.

Un buon inizio. 

La Nazionale, che pure aveva cominciato benissimo, andando in vantaggio dopo soli 4 minuti (autorete di Minev), si è vista rimontare con un micidiale 1-2 degli uomini di Petev, che hanno sfruttato le disattenzioni della nostra difesa, costituita dal trio juventino Chiellini-Bonucci-Barzagli con cui Conte aveva costruito i suoi successi in bianco-nero.

La reazione bulgara.  

Un'uscita fuori tempo di Bonucci, che ha permesso al talento bulgaro Popov di prendere la mira e sparare un fendente alla destra di Sirigu, e una marcatura un po' troppo leggera di Barzagli su Micanski, hanno permesso alla Bulgaria di chiudere il primo tempo in vantaggio. Nonostante la situazione di svantaggio (a cui, non dobbiamo dimenticarlo, va aggiunta una situazione esterna allo spogliatoio molto complicata, dalla querelle Conte-Elkann al caso Marchisio), la squadra non si è arresa, ma ha reagito con cuore, creando occasioni e schiacciando l'avversaria nella propria tre quarti.

 Ecco Eder. 

E, alla fine, il gol sperato è arrivato, grazie all'uomo che non ti aspetti, Eder, uno degli oriundi convocati dal ct azzurro (scelta che aveva portato a tante polemiche) entrato al 58' al posto di uno spento Zaza.

Controllo a seguire spalle alla porta e destro a giro sul palo lontano, col portiere Mihaylov che può solo assistere alla perla del giocatore della Samp.

Oltre a qualche disattenzione difensiva, l'Italia deve anche rammaricarsi per alcune occasioni non sfruttate per difetto di mira, come quelle capitate a Bertolacci e Gabbiadini, o per mancanza di cattiveria, come le tante opportunità create da palla inattiva.

Ora gli azzurri si trovano al secondo posto nel girone, a sole 2 lunghezze dalla Croazia, che ha demolito 5-1 la Norvegia, e si preparano alla prestigiosa amichevole contro l'Inghilterra di martedì sera allo Juventus Stadium, con la consapevolezza di essere un cantiere ancora aperto, con alcuni meccanismi difensivi da rodare, ma con le liete notizie dei "nuovi" italiani aggiuntisi al gruppo.