L'idillio fra Inzaghi e il Milan potrebbe essere giunto a conclusione dopo il pari di ieri sera contro il Verona, infatti l'esonero dell'allenatore rossonero sembra prendere corpo non tanto per una questione tecnica ma di gestione, limite che l'ex centravanti non ha saputo superare nonostante la sua grande esperienza sul campo.

Esonero Inzaghi, vertici Milan valutano l'addio al tecnico: ecco i motivi

Milan-Verona è finita 2-2 con rete del pari definitivo in piena zona cesarini di Nico Lopez, esattamente come in una serata novembrina quando sempre lui aveva inchiodato l'Inter oltre il novantesimo sullo stesso risultato causando l'esonero di Mazzarri.

Ecco, dopo il gol di Nico Lopez all'ultimo respiro del recupero tutti avranno pensato che di lì a qualche ora si potesse materializzare lo spettro dell'esonero anche per Inzaghi. Sensazione giustificatissima ma che almeno in queste ore non avrebbe riscontro in fatto di indiscrezioni ma che non lascia comunque tranquillo SuperPippo. Motivo? In casa Milan difficilmente si arriva ad un esonero a stagione in corso - Allegri l'anno scorso rappresenta una eccezione rarissima da quelle parti - pertanto Galliani fra oggi e domani salirà ai piani alti del club per valutare con grande attenzione il da farsi insieme a Berlusconi padre e figlia. Valutazione che per un fatto puramente tecnico non dovrebbe far traballare la panchina di Inzaghi poichè la dirigenza del diavolo è ben consapevole di non avergli regalato una rosa all'altezza, tuttavia i problemi per lui dovrebbero sorgere se in via Aldo Moro dovessero considerare altre questioni come ad esempio l'esclusione di Destro dalla sfida col Verona, il taglio di un attaccante fortemente voluto da Berlusconi e sul quale i rossoneri punterebbero al riscatto a fine stagione anche in caso di fallimento totale nella corsa all'Europa.

I nomi sulla lista di Galliani per il dopo Inzaghi: rosa italiana ma di caratura importante

Dunque prima che a Milanello ricomincino i lavori della settimana è possibile che Berlusconi utilizzi un Destro per mandare al tappeto Inzaghi formalizzando il suo esonero che ormai in molti si aspettano, forse persino lo stesso allenatore del Milan.

Per questo le prossime 48 ore vanno considerate caldissime in casa rossonera, il licenziamento di Inzaghi forse attende soltanto l'avallo definitivo dell'ex cavaliere. Ma chi sarà il nuovo allenatore del Milan in caso di esonero di Inzaghi? Al momento la soluzione sarebbe interna, infatti si parla di Tassotti - suo attuale secondo - e Brocchi - tecnico della Primavera - in attesa del colpo estivo quando a Milanello potrebbe accasarsi uno fra Montella e Spalletti o addirittura Conte qualora il cittì dovesse decidersi a rompere il suo contratto con la Federcalcio per incompatibilità di vedute con le squadre di club non disposte a lasciargli i propri calciatori per un paio di stage all'anno.

Insomma, dovessero esonerare Inzaghi il Milan verrebbe affidato ad un traghettatore interno sino a giugno, mentre la caccia al tecnico del nuovo corso partirebbe nelle prossime settimane con nomi importanti sul listone di Galliani.