La clamorosa rimonta in casa della Fiorentina ha confermato ulteriormente che il vero protagonista di questa straordinaria stagione della Juventus è Massimiliano Allegri. Al di là delle ottime prestazione dei singoli come Tevez e Morata, Allegri è riuscito a stravolgere ogni pronostico e a non far rimpiangere Antonio Conte, artefice delle vittorie degli ultimi tre anni. Allegri ha saputo lavorare con calma, intelligenza e senza farsi condizionare da un ambiente che adesso lo ama, ma che all'inizio gli fu a dir poco ostile.

La vittoria contro la Fiorentina in Coppa Italia è stata l'ennesima dimostrazione dell'intelligenza tattica del tecnico livornese: nonostante le pesantissime assenze, il tecnico bianconero è riuscito a mandare in campo una squadra cinica, ordinata e che non si è fatta condizionare dall'angoscia di dover vincere con due gol di scarto.

Oltre a dare ulteriore entusiasmo ad un ambiente mai sazio di vittorie, la vittoria contro la squadra di Montella ha permesso ad Allegri e i suoi ragazzi di stabilire un record senza alcun precedente storico. Infatti i bianconeri sono stati la prima squadra nella storia della Coppa Italia ad aver ottenuto l'accesso alla finale dopo aver rimediato una sconfitta casalinga per 1-2.

Dal 1978, anno in cui fu introdotta la formula di andata-ritorno per la semifinale, sono state sei le partite finite con questo risultato oltre a Juventus-Fiorentina del 5 marzo scorso: la prima fu Bari-Verona nel 1983/1984, Inter-Milan del 1984/1985, Milan-Juventus nel 2001/2002, Roma-Lazio del 2002/2003, Milan-Lazio nel 2003/2004 e Juventus-Milan del 2011/2012.

Proprio in quest'ultima partita, gli allenatori delle rispettive erano Conte e Allegri e l'allenatore livornese andò molto vicino all'impresa che comunque alla fine è riuscito a compiere. Infatti in quella semifinale, la Juve di Conte riuscì a vincere per 1-2 a San Siro grazie alla doppietta del neo acquisto Caceres, ma gli uomini di Allegri riuscirono a ribaltare il risultato allo Juventus Stadium e a portare la partita ai supplementari.

Poi i rossoneri furono puniti da Vucinic, autore di un gran gol che portò i bianconeri alla finale di Roma poi persa contro il Napoli.

Allegri e la Juve, un binomio impensabile fino ad un anno fa e che adesso fa sognare i tifosi bianconeri.