Raccogliere i pezzi di una stagione che sembra naufragare e ripartire da zero, o quasi. La Roma di Rudi Garcia, nonostante l'ultima occasione per qualificarsi in Champions League, vuole iniziare a pensare subito al prossimo campionato. E vuole farlo ripartendo da un ruolo delicato, quasi vitale per il calcio: il portiere. Il ds giallorosso Walter Sabatini è al lavoro, nonostante le voci che lo vedono fuori dal progetto dei capitolini a fine stagione. I nomi ripetuti spesso a Trigoria sono sostanzialmente tre: Cech, Handanovic e Neto. Chi sarà il prossimo sostituto di Morgan De Sanctis?

Cech, esperienza e carattere - Il portiere ceco in forza al Chelsea sta attraversando un momento davvero buio della sua carriera. Tra i tre nomi in circolazione è sicuramente quello più plausibile sulla carta: voglia di riscatto e voglia di tornare a giocare titolare. L'Europa non sembra essere un problema e la Roma, tramite alcune cessioni che inevitabilmente arriveranno a fine stagione, potrebbe mettere da parte un bel gruzzolo per convincere l'estremo difensore a trasferirsi nella capitale.

Handanovic, l'impresa possibile - Anche il numero uno dell'Inter potrebbe essere un obiettivo della Roma: in rotta con l'ambiente, lo sloveno non ha mai convinto a pieno. E il prossimo anno non ci sarà l'Europa in casa nerazzurra: un motivo in più per convincerlo a cambiare maglia.

Neto, il sogno verdeoro - Nelle ultime ore è tornata calda la pista Neto: a quanto pare la trattativa messa in piedi con la Juventus non sembra convincere più il brasiliano, che nel caso di un arrivo a Torino si vedrebbe chiuso da Buffon, pronto a disputare l'ennesima stagione con i bianconeri. L'ingaggio del numero uno della Fiorentina non dovrebbe essere un problema, ma quello che dovrebbe far preoccupare i giallorossi è la concorrenza del Liverpool.

In questo momento il campionato inglese esercita una maggiore attrazione rispetto a quello italiano e in Inghilterra Neto potrebbe trovare il posto di titolare in caso della partenza del belga Mignolet, ormai in rotta con la dirigenza.

Da valzer delle punte a valzer dei portieri: la riconquista parte proprio dall'estremo difensore. La scelta non sarà facile, ma ci dovrà pur essere un punto di partenza.