Nella sfida per lo scudetto che si svolta ieri sera - trentunesima giornata di campionato- tra Juventus e lazio, la Juventus ha colpito duramente la Lazio al primo tempo segnando due gol. Il primo è stato segnato al 17° da Carlitos Tevez, con assist di testa di Vidal che ha portato il pallone alle spalle di Marchetti mentre il secondo gol è stato segnato dopo appena nove minuti, da Leonardo Bonucci. Il numero 19 bianconero percorre 40 metri di campo correndo velocissimo, riesce a sfruttare lo spazio lasciato aperto dalle punte e segna.

La Lazio non impensierisce gli avversari bianconeri

La Lazio, arrivata a questa sfida scudetto con la Juventus dopo ben otto successi consecutivi e che appare subito molto propositiva, non riesce comunque a dare problemi alla Juventus che gioca tutto il secondo tempo in difesa (capitalizzando i due gol che intende portarsi a casa) lasciando infatti giocare la squadra avversaria per tutto il tempo rimanente. Davanti al portiere Gigi Buffon viene costruito un muro di difesa che rende inarrivabile qualsiasi pallone. Unico momento di timore per i bianconeri quando Candreva, entrato per sostituire Mauri, che aveva giocato fino ad allora in modo piatto, tira una punizione/bomba che però viene parata e deviata dallo stesso portiere Buffon.

Per tutto il tempo rimanente, i giocatori della Lazio vanno a cozzare ad ogni loro tentativo, contro le armature juventine che non gli lasciano possibilità di accesso. Un gioco di Madama che tiene banco e vince.

Una Juventus quasi al completo e cinica in campo

Differentemente dalla partita giocata contro il Parma, con vittoria di quest'ultimo, la Juventus è scesa ieri sera in campo quasi al competo.

Infatti, non erano presenti fin dall'inizio soltanto Lichtsteiner e Morata. Il modo in cui la Juventus ha giocato con i suoi avversari, se da una parte è stato definito quasi cinico, dall'altra è stato però molto apprezzato perché la squadra ha dimostrato determinazione e forza, capacità di capitalizzare ogni cosa ed ha dimostrato essenzialità e capacità di ipnotizzare l'avversario.in campo.

Dopo questa partita la squadra bianconera è salita a più 15 sulla Lazio che sembra dimostrare di essere troppo fragile e sentirsi, come in effetti secondo gli esperti del gioco del calcio professionale è, non adeguata al compito. Dopo questa vittoria schiacciante della Juventus, si interrompe quindi per la Lazio la serie positiva di otto vittorie consecutive e si infrange la speranza di superare il record stabilito da Eriksson nel corso della stagione 1988/89.

La Juventus in questa corsa allo scudetto dovrà ora affrontare alte due importanti partite, una contro il Monaco ed una contro il Torino considerati due avversari fortissimi.