Il migliore di tutti i tempi. Difficile esporsi, ma questo piccolo rischio vale il gioco di questo grande fenomeno. La cosa che più sorprende di Lionel Messi è la sua evoluzione, strada facendo e soprattutto nel quotidiano.

La posizione

Dal debutto nel 2004, in cui giocava nel modulo 4-3-3 con Eto'o e Ronaldinho, al ruolo di "falso 9" con Guardiola nel 2008; non puoi far giocare esterno uno che vede la porta anche se non la guarda; ha segnato 407 gol in 476 partite da professionista. Sì, 407, tutto vero. E quattro Palloni d'Oro consecutivi dal 2009 al 2012.

Nuovi arrivi

Nella scorsa stagione non c'era dubbio sul fatto che Cristiano Ronaldo l'avesse superato nella gara tutta "inter eos". Senza dimenticare la bellezza di 41 reti nel 2013/14 (certo, giocare nella Liga aiuta e trovare la porta rispetto ad altri campionati), il Mondiale brasiliano non l'aveva esaltato e l'argentino non appariva nella sua forma migliore. Con l'arrivo a Barcellona del nuovo allenatore, Luis Enrique, c'è una faccia nuova nell'attacco blaugrana: Luis Suarez, un vero numero 9. Messi ricambia ruolo.

Il controllo è tutto

La sua nuova versione è impostata per creare gioco, per fare assist. Segna molti gol quasi per inerzia: ha un piede sinistro con cui fa quel che vuole e soprattutto la capacità di decidere/cambiare idea/decidere nuovamente in frazioni di secondo.

Sembra riduttivo dire che è il miglior controllatore di pallone del gioco del calcio. Sembra, ma non lo è: controllare perfettamente la sfera porta alla perfetta postura, alla perfetta visione, alla perfetta coordinazione, al perfetto calcio...A lui.

9+10

Non bisogna dimenticare che in squadra con Messi gioca anche Neymar, che ha già beneficiato spesso degli assist di Messi (21 totali solo in campionato, ovviamente 1° in graduatoria).

L'argentino non è più "ossessionato" dalla porta avversaria: quasi mai oggi riceve palla in verticale, quasi sempre si trova a calciare in porta da posizione ravvicinata dopo inserimento laterale.

Non che prima abbia difettato evidentemente in qualcosa, ma oggi Messi è il miglior attaccante e la miglior mezzapunta del mondo. Insieme, contemporaneamente. E, bando ai confronti, non ce n'è.