Si è presentato a fianco di Pepe, il combattente della difesa del Real, Carlo Ancelotti ieri davanti alla stampa italiana per la conferenza stampa che precede l'andata dalla semifinale di Champions con la Juventus. Per alcuni una sorta di anticipazione di cosa si vedrà stasera allo Juventus Stadium: un Real che non concederà nulla agli attaccanti della Juve. Anche perché, qualificandosi per una seconda finale consecutiva, il Real Madrid e Carlo Ancelotti spezzerebbero un incantesimo che dura dall'edizione 1959/60 della Coppa Campioni. Unica volta in cui i Blancos hanno saputo ripetere, vincendo, la finale del torneo più prestigioso d'Europa.

E che non sarà facile capire come si presenterà stasera il Madrid in campo, Carletto lo mette subito in chiaro: "Ho in mente la formazione iniziale ma non ve la dico" scherza con la stampa spagnola e italiana presente, quindi l'utilizzo di "Chicharito" Hernandez in attacco, al posto dell'infortunato Benzema, o della riproposizione di Sergio Ramos a centrocampo rimane ancora un'incognita. "Sarà una semifinale difficile. Diversa rispetto alle partite contro l'Atletico, ma che dovremo giocare al massimo".

La questioni del doppio pareggio e del bus davanti alla porta non potevano lasciare indifferenti i giornalisti presenti in sala stampa. Ma per entrambe le situazioni, Ancelotti ha la risposta pronta.

"Quando dico che possiamo pareggiare entrambe le partite non voglio dire che giocheremo in difesa" ammette Carletto. "È chiaro che anche contro la Juventus giocheremo in attacco, è nella nostra natura, ma dovremo meglio di come abbiamo fatto negli ultimi tempi".

Ancelotti non è d'accordo, come molti pensano, sul fatto che la Juve sia l'avversario più facile per arrivare alla finale.

"La Juve è una squadra forte in difesa e ha appena vinto lo Scudetto" spiega l'allenatore di Reggiolo. "Per loro arrivare alla finale sarebbe un sogno, ma lo sarebbe anche per noi. Difficile capire come giocherà la squadra di Allegri, noi cercheremo d'imporre il nostro gioco. Faremo di tutto, non dico per vincere, ma per poter passare il turno. Credo che vincerà chi avrà più coraggio".