La finale di Coppa Italia era l'ultima cosa che teneva i bianconeri con i piedi per terra. Adesso, complice anche la vittoria ottenuta contro l'ottima Lazio di un sorprendente Pioli, Juventus e juventini possono librarsi da terra e sognare. Perché quella che verrà è innanzitutto e prima di tutto una partita da sogno. Per gli juventini, i più piccoli, che la Coppa Campioni l'hanno solo immaginata magari assistendo ad una delle tante finali dove a giocare erano sempre gli altri, e per i più grandi, che qualche gioia l'hanno avuta ma che vedono l'ago della bilancia pendere inevitabilmente dalla parte delle amarezze.
Sette finali conquistate, non poche, due successi ottenuti, pochi. Anzi, pochissimi. La finale di Champions League 2015 Juventus-Barcellona che sarà di scena a Berlino è dunque l'occasione giusta per riprendere a gioire e per tornare a riporre in bacheca quel trofeo che manca davvero da troppo tempo. Da quando la coppa la alzò un certo Vialli librandola in aria nel cielo di Roma. A prescindere da come finirà Allegri ha già vinto su Conte. Lo sport è certamente metafora della vita. Lo è ancor di più nel caso di Massimiliano, che è arrivato coperto di insulti e sta piano piano scalando la vetta che porta all'Olimpo.
Tattica e formazioni finale di Champions League 2015 Juventus-Barcellona: perché Allegri ha vinto e Conte ha fallito? Che modulo usare?
Massimiliano Allegri si è guadagnato l'accesso alla finale della Champions League 2015. E non una finale qualunque ma Juventus-Barcellona. Se ad inizio anno avessero chiesto ad 'acciughina' di scrivere o immaginare il suo primo anno all'ombra della Mole lui, pur carico di voglia di far bene, non avrebbe mai potuto fare meglio di quello che la realtà gli sta mettendo davanti. Double subito e non è vero che non ha faticato. Solo perché le altre hanno arrancato dietro non si può non dare alla squadra bianconera i meriti di un'annata che ha spazzato via la concorrenza con la stessa forza con cui spirano i venti in India nella stagione dei monsoni. Perché Allegri è riuscito dove Conte ha fallito? In primis la rotazione degli uomini. Antonio faceva giocare sempre gli stessi, pochissimo turn over. Da qui un gruppo che quando è stato in forma ha reso alla perfezione (la stagione dei 102 punti lo dimostra) ma che ad un certo punto si arenava per problemi fisici derivanti dalla mancanza di riposo. E se col Galatasaray peccarono tutti il turno di Europa League col Benfica grida ancora vendetta. Perché la squadra arrivò stanca al match più importante. Se nel mese e mezzo precedente ogni partita era stata vinta uno a zero con tre calci piazzati decisivi qualcosa doveva pur dire. Alla fine inoltre ha pesato l'autorevolezza e non l'autorità di Allegri, che quando c'era da urlare ha urlato e quando c'era da stare più tranquilli lo è stato. La Juventus ha amato alla follia Antonio Conte e ammesso che la cosa sia stata reciproca quell'amore è storia passata. Come tutte o quasi le storie d'amore è finita.Come dovrà disputare Juventus-Barcellona del 6 giugno prossimo Massimiliano Allegri? Come dovrà affrontare la prima finale di Champions League della sua vita? Due le ipotesi: 4-3-1-2 con Vidal a trequarti, Pirlo, Marchisio e Pogba al centro, Bonucci, Chiellini, Evra e Lichtsteiner dietro, Tevez e Morata davanti, oppure 3-5-2, con un centrocampista in meno (e qui capire chi sacrificare è impossibile) e Barzagli al suo posto. Affrontare un tridente come quello blaugrana con 3 difensori fissi più 2 che scalano può essere la soluzione, certo i due terzini dovranno ripiegare sempre in modo tale da formare una muraglia fatta da 5 elementi. Il punto però è un altro. Scendere in campo col 3-5-2 vorrebbe dire dimostrare un timore che la Juventus non deve avere. La finale è stata un miracolo, un sogno che comunque vada non dovrà lasciare rimpianti. Adesso tocca a Voi: commentate il pezzo qui sotto dicendoci che modulo e che giocatori consigliereste ad Allegri.