Dopo aver digerito (a mala pena) l'esclusione dall'Europa League, la domenica che ci lasciamo alle spalle ha portato in dote un altro duro colpo per la tifoseria genoana. Secondo quanto riportato da 'Gazzetta.it', Iago Falque ha già sostenuto le visite mediche a Trigoria e, assieme a Bertolacci, è di fatto un nuovo giocatore della Roma. Bertolacci che potrebbe a sua volta passare al Milan via giallorossi, per un'operazione che al Genoa porterà in dote 16,5 milioni.
Ancora più difficile da digerire, per molti genoani, è l'atteggiamento che la società starebbe tenendo nei confronti di Diego Perotti.
Sebbene siano solo indiscrezioni apparse su vari organi (la società è chiusa in un silenzio enigmatico) pare ormai definita la cessione dell'argentino agli inglesi del Watford, squadra neopromossa in Premier League e controllata dalla famiglia Pozzo. Perotti andrebbe via per una cifra prossima ai 9 milioni, parte dei quali andranno al Siviglia secondo accordi intercorsi al momento dell'approdo del calciatore al Genoa.
Il mercato, formalmente almeno, non è ancora iniziato e il Genoa ha già perso (mancano le ufficializzazioni ma arriveranno) tre dei suoi "assi". Eppure il "10" non sarebbe affato convinto di finire al Watford con la prospettiva, magari, di trovarsi a Udine fra un paio d'anni.
Perotti, dopo oltre due anni di calvario prima della rinascita al Genoa, non ha mai manifestato l'intenzione di lasciare il Grifone dove, oltre a essere tornato un fior di calciatore, ha perfino ritrovato il sorriso. Non un dettaglio per un campione definito fin da subito "triste" e letteralmente restituito al calcio giocato dalla cura Gasperini.
I tifosi, anche i meno pregiudizialmente ostili a un Preziosi sempre più al centro di critiche (spesso esagerate e ingiuste) non possono fare a meno di chiedersi il perché di tanta fretta.
Fretta nello sbandierare ai quattro venti le cifre da reperire sul mercato, pregiudicando la possibilità di strappare condizioni migliori.
Fretta ritenuta eccessiva anche nella voglia di liberarsi fin da subito di Iago Falque e Diego Perotti (Andrea Bertolacci era già ritenuto perso) sebbene non sembrasse fantascienza confermarne almeno uno. Se Perotti continuasse a rifiuare la poco attraente prospettiva Watford, potrebbe valutare la possibilità di un ritorno in Spagna. Magari in quel Valencia dove potrebbe rimettersi in discussione tirato a lucido. Per tre assi che vanno via (con altrettanti che si candidano a diventarlo come Lazovic, Gakpe e Pandev in arrivo) altri resteranno: il "tridente" Milanetto-Preziosi Jr-Gasperini.
Una volta sistemate le dolorose cessioni, infatti, starà a loro rimettere in piedi un'altra squadra "low cost" che partirà col pieno sostegno dell'ambiente (nessuno sembra voler attaccare tecnico e calciatori) pur se nel pieno di una contestazione che, ancorché latente e non ufficialmente dichiarata, è già esplosa sui social network nei confronti di Enrico Preziosi. Società che, probabilmente, farebbe meglio a uscire da un mutismo che lascia spazio a ogni sorta di congettura.
Da chi sostiene che la vendita affrettata dei "gioielli" sia il preludio del baratro, a chi auspica che tali cessioni (con annessi silenzi) siano propedeutiche a un passaggio di mano di una società che, urge ricordarlo specialmente ai detrattori del presidente, è in vendita da almeno tre anni. Un compratore con un'offerta seria e credibile, evidentemente, sarebbe il benvenuto a Villa Rostan. Ammesso che voglia accendere i fari, naturalmente.