Si è tenuta ieri un’assemblea degli azionistiparticolarmente attesa in casa Genoa, per scoprire le carte su un bilancio rosso blu in linea con le attese già emerse giorni fa con le prime indiscrezioniche abbiamo riportato, circa conti che abbiamo definito sì in rosso, ma nonprofondo. Cifre sostanzialmente confermate per l’esercizio 2014: 26 milioni diperdita (non a caso l’ammontare del recente aumento di capitale) oltre a 6,3milioni di patrimonio netto negativo e un abbattimento di 15 milioni per quantoconcerne i costi fissi.

La fotografia della situazione 

Tale andamento contabile, si legge nella relazione postassemblea, è stato confermato anche per il primo semestre dell'anno in corsocon medesima riduzione prevista anche nel secondo semestre. In totale, talicosti sono stati abbattuti di 10 milioni (contando anche la seconda tranche)rispetto all'esercizio 2014. Le coperture sono state interamente garantitedall'apporto dell'azionista di maggioranza del Genoa, Enrico Preziosi, medianteinterventi per una trentina di milioni, ultimi cinque dei quali versati amaggio di quest'anno. Non si registrano dunque interventi “esterni” men chemeno di ex proprietari come pure avviene o comunque avvenuto in passato a Genova, sull'altra sponda delBisagno.

I debiti calano 

Calati anche i debiti verso i fornitori: questi ammontavanoa 31 milioni nel 2012, 29 milioni nel 2013 e sono scesi a 24 nel 2014. Non manca su internet chi muoveaccuse nei confronti della società, rea secondo alcuni di aver posto in essereartifici contabili (comunque leciti) con riferimento ai cosiddetti “debitiauto liquidanti”, ovvero da pagare ai creditori attraverso ricevute bancariealla scadenza dei termini, per una cifra che salirebbe a 52 milioni complessividi debiti contratti dal Genoa verso i fornitori; si evidenzia inoltre l’accensione di un mutuo di12 milioni per coprire le pendenze con le banche.

Questioni che circolano inrete alla luce di quanto riportato da Il Secolo XIX stamattina, che cilimitiamo a riportare.

La posizione della Società 

La posizione della Società, ribadita nel corsodell'assemblea dall'Ad Alessandro Zarbano, è tuttavia chiara e a tinte menofosche. Il dirigente ha ricordato che i famosi pagamenti esteri (quelli chesono costati la licenza Uefa) sono stati “chiusi” con le varie società lasettimana scorsa; ciò non vuol dire necessariamente che siano stati pagati maanche semplicemente che sono stati transati, ipotesi più probabile.

L’esercizio2015 potrebbe nascondere ancora qualche sofferenza sotto la voce “plusvalenze”per i cuori rosso blu ma allo stesso modo le cessioni di calciatori potrebberogarantire il ritorno a un bilancio attivo (o almeno il pareggio di bilancio) e a unagestione in autonomia finanziaria a partire già dal secondo semestre dell'annoin corso. Infine, proseguono i pagamenti relativi al fitto dell'area diCogoleto dove, come promesso da anni, dovrebbe sorgere un nuovo centro sportivoall'avanguardia. L’assemblea di ieri non consegnerà forse uno scenario idealema, se non altro, consentirà di spazzare via ogni dubbio sull'iscrizione alprossimo campionato e ogni improponibile paragone con il Parma per un Genoa che negli anni passati se l'è vista brutta ma che è riuscito in tempo a invertire una rotta che poteva essere fatale, fatta di acquisti di tanti calciatori per lo più senza senso sia tecnico che finanziario.