Non sembra esserci pace in quest'estate 2015, per il pluricelebrato campione argentino Leo Messi, che nonostante i numeri da fuoriclasse assoluto mostrati nel Barcellona, con tanto di carrellate di titoli al seguito (sia personali che di squadra) e la concreta possibilità di vincere per l'ennesima volta il pallone d'oro, proprio non riesce ad esprimersi al meglio con la sua nazionale.
La "pulce", infatti è finita nel mirino della critica della stampa argentina (e non solo) dopo le sue poco convincenti prestazioni fornite di recente in Coppa America (dove ha realizzato un solo goal, peraltro su rigore) e dove non è riuscito ad incidere nella decisiva finale persa ai calci di rigore contro i padroni di casa del Cile. Una particolare chiave di lettura della vicenda è stata data dal nonno del fenomeno, il signor Antonio, che ai microfoni di Radio Casilda ha accusato il nipote di essere stato "pigro" ed "indolente" nelle ultime partite disputate, ed ha aggiunto: "nel Barcellona è il migliore, qui c'è qualcosa che non va". Non è tutto, perché nonno Antonio non risparmia nemmeno il tecnico dell'albiceleste Gerardo Martino, affermando che non è riuscito a far entrare suo nipote nel vivo del gioco, perché poco servito ed inoltre (sempre in riferimento al "Tata"): "ha messo in campo giocatori che avrebbero dovuto stare in panchina e lasciato in panca coloro che sono migliori. Per me (Carlos) Tevez avrebbe dovuto giocare".
Insomma dichiarazioni forti, che buttano benzina sul fuoco rispetto al già non idilliaco rapporto fra il calciatore, la nazionale e i tifosi argentini (che hanno spesso sostenuto che il loro numero 10 si risparmia con la nazionale ed invece è pronto a tutto con il Barcellona), ma anche per i detrattori del fenomeno che sostengono che per essere paragonato all'idolo Maradona, Messi dovrebbe dimostrare di fare la differenza anche con la casacca dell'Argentina. Potrebbe dunque essere il preludio ad un periodo di pausa da parte di Messi rispetto alla sua nazionale?