In una serata in cui contava vincere, anche per allontanare le critiche, la Juve espugna l'Ethiad Stadium, portandosi a casa lo scalpo del Manchester City, capolista della Premier League, e soprattutto 3 punti importanti in chiave qualificazione. Massimiliano Allegri manda in campo i suoi con un inedito 4-3-3, che vede Buffon tra i pali, linea difensiva composta da Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra; Hernanes vertice basso del centrocampo con Pogba e Sturaro mezz'ali; in attacco tridente da Cuadrado, Mandzuckic e Morata.
Il primo tempo parla di una partita molto tattica, avara di emozioni, da segnalare solo un grande intervento di Buffon in apertura su Sterling, un goal giustamente annullato a Pogba per fuorigioco e una punizione calciata da Hernanes terminata poco a lato.
La partita subisce una scossa nel secondo tempo, esattamente al minuto 56, quando il City sugli sviluppi di un calcio d'angolo va in vantaggio: autorete di Chiellini propiziata da un intervento falloso di Kompany, 4 minuti più tardi è un superlativo Buffon a tenere vive le speranze Juventine superandosi con una doppia parata su Nasri prima e Silva in seconda battuta. Però la Juve c'è, non molla, al 62° Sturaro non riesce a contretizzare una buona azione, ma poco dopo sale in cattedra Paul Pogba che pesca Manzdukic in area, da lì lui non può sbagliare e con una zampata mette la palla dentro. All'82° è Morata (sempre più uomo Champions) ad innabissare il City e a chiudere il match con un sinistro a giro che Hart può solo guardare.
A fine partita Massimiliano Allegri esprime così la propria soddisfazione: "Devo fare i complimenti ai ragazzi, perché non era una partita semplice. Siamo ripartiti dalle cose semplici, abbiamo avuto diverse occasioni, abbiamo anche sbagliato ma Buffon è stato straordinario. Non ci siamo fatti prendere dall'ansia sull'1-0. È stata una vittoria importante, i ragazzi si sono dimostrati all'altezza.
Con questo successo abbiamo una grande iniezione di fiducia che ci permetterà di fare bene anche in campionato."
Allegri nella conferenza della prima giornata di campionato dichiarò: "Ci vuole un po' di pazienza perché quando si cambiano tanti giocatori non conta tanto la qualità dei singoli ma la conoscenza tra loro quando vanno in campo". La Juve orariparte da Manchester, da una prestazione convincente di buon auspicio per il futuro.