E' stato discusso nella giornata di ieri, Mercoledì 30 Settembre 2015, davanti alla Corte Federale d'Appellodella Figc, il ricorso presentato dal procuratore federale Stefano Palazzi, in merito alla presunta frode sportiva di Lazio-Genoa (gara disputata il 14 Maggio 2011) e Lecce-Lazio (22 Maggio 2011), sulla base dei nuovi elementi relativi all'inchiesta sul calcioscommesse di Cremona, emersi dalle dichiarazioni del capo degli "Zingari" Hristiyan Ilievski. Ricorso presentato per una sanzione precedente ritenuta non idonea da Palazzi che ha chiesto per tutti i tesserati coinvolti (Ferrario, Benassi, Rosati e Milanetto) tre anni e mezzo di squalifca ed una penalizzazione di tre punti in classifica per il Genoa da scontare nell'attuale campionato.
Come risaputo, gli inquirenti hanno deciso di non attivare nessun processo bis per la Lazio di Lotito e nei confronti di Mauri.
L'intervento di Grassani a Telenord
A tal proposito, il legale difensore del Genoa, Grassani, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Telenord per fare il punto della situazione, in attesa del verdetto che, molto probabilmente, verrà emesso entro due settimane. "I biancocelesti non sono stati coinvolti perchè Mauri e la Lazio hanno fatto ricorso al Tnas del Coni, la procura federale dunque ritiene di non avere più competenza in merito, mentre nel caso del Genoa e di Milanetto le situazioni sono chiuse con due assoluzioni, senza ricorrere al terzo grado di giudizio.
Quindi la revocazione è considerata plausibile". Sull'udienza: "Noi abbiamo spiegato che il ricorso della Procura Federale non è ammissibile in quanto proposto fuori tempo massimo e soprattutto perchè non ci sono nuovi elementi attendibili da valutare. Quanto riferito sui presunti incontri tenuti da Milanetto è sbagliato e contraddittorio, tanto che le dichiarazioni precedenti sono state smentite dai soggetti stessi. Quando sapremo qualcosa in più? Credo che dovremmo attendere la prima metà di Ottobre per sapere il verdetto sull'ammissibilità del ricorso".