Aspettiamo a Natale per farei calcoli, lo aveva detto Massimiliano Allegri più di un mese fa quando la Juventus era nella parte destra della classifica. Adesso, dopo quindici giornate, i bianconeri hanno fatto un grandissimo balzo recuperando punti a tutte quelle squadra che sono davanti, ovvero Inter, Napoli, Fiorentina e Roma. Il gruppo si è ricompattato dopo il ko esterno subito contro il Sassuolo e i nuovi stanno facendo la differenza in positivo.

Paulo Dybala, la classe al servizio della Signora

Andato via Carlos Tevez la scorsa estate si doveva trovare il sostituto capace di realizzare le reti per cercare di vincere ancora il campionato.

Tra lo scetticismo generale arrivò dal Palermo Paulo Dybala, costato ben quaranta milioni e dopo il primo centro in Supercoppa Italiana a Shanghai con la Lazio, l'inizio di campionato è stato un po' difficile. A segno nella seconda giornata contro la Roma all'Olimpico si ripete su rigore contro il Chievo allo Stadium, poi arrivano alcune panchine e il malumore dei tifosi ma nonostante le difficoltà la Joya va in rete contro il Bologna, l' Atalanta, l'Empoli e infine a Roma con la Lazio. Una serie di prestazioni super che lo hanno fatto essere ormai il punto fermo dell'attacco per Masismiliano Allegri.

Mario Mandzukic, killer d'area di rigore

L'altro protagonista per la rimonta scudetto bianconera è sicuramente Mario Mandzukic, li bomber croato, ha avuto un inizio in salita ricevendo le critiche forse troppe da parte dei tifosi bianconeri.

In Champions però risulta decisivo contro il City a Manchester e poi in campionato segna contro l'Atalanta, Empoli e Palermo tutte reti importanti e pesanti ai fini del risultato. Inoltre si rende utile per la squadra sacrificandosi a tutto campo.

Squadre a pochi punti

La classifica si è improvvisamente accorciata e adesso i bianconeri possono davvero credere al sogno scudetto, cosa impensabile solo cinque giornate fa. L'importante è che Allegri continui sul 3-5-2 il modulo che sta riscuotendo successo e soprattutto risultati. Così la squadra si sente sicura e consapevole dei propri mezzi.