Venticinque punti in venticinque partite, un bottino che sicuramente non lascia dormire sonni tranquilli al Genoa di Gianpiero Gasperini, impelagato nella lotta retrocessione. Domenica pomeriggio, allo stadio Luigi Ferraris, andrà in scena un importante incrocio salvezza con l'Udinese, una gara assolutamente da non fallire. A tal proposito, una vecchia conoscenza del calcio italiano, ha detto la sua in una intervista concessa a Repubblica. Si tratta dell'ex ct della nazionale italiana Giovanni Trapattoni, che ha parlato del momento vissuto dal grifone in campionato.

"Restare a lungo senza un bomber (riferimento a Pavoletti NdR) non è piacevole, anche a me capitò in carriera di non disporre del mio attaccante migliore. Ma Gasperini è molto intelligente e preparato, sicuramente troverà delle soluzioni anche se quest'anno ha avuto tante difficoltà pure lui". Il 'Trap' d'altra parte conosce molto bene il tecnico di Grugliasco: "Lo feci esordire io quando era nelle giovanili della Juventus. Giocò qualche partita in coppa italia nella stagione 1976-1977. Era un centrocampista di qualità, con un caratterino particolare. Avrebbe potuto fare una carriera migliore da calciatore. Come allenatore ha fatto tanto gavetta, le sue squadre giocano un bel calcio a tutto campo".

Gasperini e la necessitàdi arrangiarsi

Senza Pavoletti il Genoa sembra costretto a puntare sul nuovo acquisto Tim Matavz: "Ogni allenatore lavora con ciò che ha a disposizione. Gasperini punta molto sugli esterni, è uno offensivo ma adesso il grifone sta lottando per non retrocedere e rispetto ai tempi passati mi sembra giustamente meno spavaldo".

Su Suso e Cerci: "Non si può dire che siano giocatori scarsi, bisogna avere un po' di pazienza. Ma il tempo stringe. Più facile salvarsi rispetto al passato? Non penso, adesso le squadre non mollano mai. Basti pensare al Verona di Del Neri. Sono molto indietro ma non hanno intenzione di arrendersi". Per quanto riguarda il futuro il'Trap' non sembra averalcuna intenzione di smettere: "Non sono andato in Africa per via di mia moglie ma ho ancora voglia di allenare. Venire a Genova? Chissà..."