Il futuro di Walter Sabatini è sempre più lontano dalla Roma: stamattina il Ds ha confermato le voci riguardanti un suo possibile divorzio dalla società giallorossa. Se ciò avverrà, resta da capire quando accadrà; i motivi invece, sono abbastanza chiari, tanto che, tale voce iniziava a circolare già prima della chiusura del mercatoinvernaleche comunque ha visto i giallorossi protagonisti assoluti della sessione. Già, perchè la Roma non ha solo comprato, ma anche venduto, incassando altre plusvalenze; ma tutto ciò ha continuato a far pensare Sabatini alle dimissioni.

I motivi delle dimissioni

A Sabatini, l'idea delle dimissioni, è venuta, negli ultimi giorni del mercato invernale; cosi, non appena terminata la sessione, il Direttore sportivo ha provveduto ad avvisare il presidente Pallotta. Il quale però, vuole trattare la questione nella sua prossima visita in italia, che non è dato sapere quando ci sarà. I contrasti tra il presidente e il Ds si erano acquiti, in occasione della vicenda Garcia: perché se il primo aveva deciso da tempo l'esonero del tecnico francese, il secondo lo ha difeso finché ha potuto e, se fosse stato per lui, non lo avrebbe sostituito.

Sabatini però avrebbe voluto terminare diversamente la sua avventura nella Roma, magari con un trofeo.

Cosa che non si è verificata nelle precedenti quattro stagioni e non accadrà - salvo un miracolo - in quella attuale. Al Ds però, va dato il merito di aver vinto però uno "scudetto", quello delle plusvalenze. Sono più di duecento i milioni totali incassati, negli ultimi quattro anni dalle cessioni, di cui ventitré solo dall'ultima finestra di mercato: infatti sono partiti Gervinho per diciannove milioni e Mazzitelli per tre.

I possibili successori

Per l'eventuale sostituzione di Walter Sabatini, si fanno tanti nomi: i più gettonati sono quelli di Ricky Massara, suo attuale vice, Pasquale Sensibile, ex Ds della Sampdoria e molto amico dello stesso Sabatini. Da non escludere l'ipotesi Marco Branca:un passato come dirigente dell'Inter, ma non molto amato dai tifosi nerazzurri; nonostante i trofei vinti.

Per ultimo c'è la candidatura di Alex Zecca; socio di Pallotta e da qualche mese vicino alle vicende di mercato giallorosse.

Come riportato sopra, la parola fine di questa vicenda spetterà proprio a Pallotta; infatti sarà lui a dover decidere se accettare o respingere le dimissioni di Sabatini. Il presidente giallorosso lascerà andare facilmente l'uomo che in quattro anni gli ha garantito tutte queste plusvalenze? Dovesse respingere le dimissioni, quale politica societaria concorderà con il Ds? Si continuerà a fare plusvalenze in ogni sessione di mercato? Oppure, finalmente si costruirà una squadra forte, con una base solida per almeno qualche stagione? Solo il tempo chiarirà questi e tanti altri interrogativi.