Trent'anni e non sentirli, o meglio sentirli tutti perché pieni di vittorie e di successi. Il 20 febbraio 1986, nello studio del commercialista milanese Pompeo Locatelli, il Milan, con la firma dei documenti e le girate delle azioni, passava ufficialmente nelle mani di Silvio Berlusconi. "Chi crede, vince" è lo slogan di questo compleanno che campeggia sulla pagina ufficiale dell'A.C Milan e su molte pagine deigiornali. La passione che trasmette alla squadra rappresenta l'elemento principale che ha caratterizzato la sua guida in questi anni e che lo ha reso il Presidente più vincente degli ultimi cinquanta anni.
Tante le iniziative per celebrare i gloriosi 30 anni ai vertici del Milan per Silvio Berlusconi. Da oggi su tutti i canali social e televisivi saranno trasmesse interviste, partite storiche, trofei e commenti inediti dei personaggi della storia della squadra rossonera. Dopo trent'anni, Berlusconi potrebbe lasciare la presidenza del Milan per la trattativa in corso con il magnate thailandese Bee Taechaubol.
Anni di grandi successi. Una squadra in rovina sotto la guida dell'ex presidente Farina. La discesa nell'inferno della serie B, l'assenza di gioco e anni altalenanti tra metà classifica e zona salvezza. Era questo il Milan antecedente all'arrivo di Silvio Berlusconi. Dal 20 febbraio 1986 in poi un nuovo Milan.
Gli anni di Arrigo Sacchi edeltrio olandese (Van Basten, Gullit e Rijkaard), la scommessa Fabio Capello, i grandi fenomeni (Savicevic, George Weah, Papin, Maldini, Baresi, Shevchenko, Pippo Inzaghi, Ricardo Kakà e tanti altri)e la gloriosa era Ancelottiana costellata da molteplici successi. Oggi sembrano lontani quegli anni indelebili nella memoria dei tifosi rossoneri, ma lui è sempre lì.
Silvio Berlusconi il presidente dei record. Un arco di tempo nel quale la bacheca del Milan si è arricchita con: una coppa Italia, otto scudetti, cinque fra Coppe Campioni e Champions League, sei Super Coppe Italiane, tre Coppe Intercontinentali e Mondiali per Club, cinque Super Coppe Europee.