Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, nonostante la cessione della maggioranza delle quote al finanziere indonesiano Thohir, è rimasto comunque un dirigente autorevole in seno al cda nerazzurro. Dopo il fallimento del biennio di gestione del magnate asiatico, si vocifera che lo stesso Moratti possa tornare a prendere in mano le redini della società per guidare il club verso una nuova svolta.
Si parla con insistenza di una cessione delle quote di maggioranza a due gruppi cinesi: Suning Commerce Group e ChemChina. L'operazione potrebbe avvenire grazie ad una sinergia con il gruppo Pirelli, attuale sponsor dell'Inter anche se, per il momento, il presidente Moratti preferisce glissare sull'argomento.
In una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l'ex numero uno nerazzurro ha smentito categoricamente l'ipotesi che Thohir possa passare la mano, dopo soli due anni: 'Il presidente ha le idee chiare - ha dichiarato Moratti al quotidiano - e io non prenderei mai iniziative in tal senso'.
Negli ultimi giorni si è parlato di Wang Jing, miliardario cinese, come possibile nuovo acquirente delle quote societarie nerazzurre. Fu il primo nome al quale fu accostata l'Inter, prima dell'arrivo di Thohir, ma poi non se ne fece nulla perché il governo cinese non concesse l'autorizzazione all'operazione.
Le ultime sulla pista cinese
Intanto, secondo le ultime notizie, Thohir avrebbe già trovato dei soci potenziali tramite i buoni uffici della Goldman Sachs, e in tal senso Moratti si è detto possibilista: 'È ancora presto, ma l'intenzione c'è.
Si parla di una cessione del 20% delle quote, se questo affare servirà a rendere l'Inter più forte io darò il mio consenso'. Intanto il campionato della squadra nerazzurra prosegue tra alti e bassi. Il successo sul Frosinone e il contestuale pareggio della Roma contro il Bologna ha riaperto le speranze di un possibile aggancio al terzo posto. Una eventuale qualificazione in Champions potrebbe sparigliare le carte e ridare nuovamente linfa al progetto di Thohir.