Conte questa sera ufficializzerà in diretta la lista dei 23 che porterà all'Europeo, ma, alcune indiscrezioni sono già apparse su internet, scatenando non poche polemiche. Sembra, infatti, che il Ct abbia deciso di convocare Sturaro ed Eder, facendo fuori, Jorginho e Bonaventura.

Sturaro ed Eder sì, Bonaventura e Jorginho no

Stanno suscitando polemiche le indiscrezioni sui possibili 23 convocati di Antonio Conte per l'Europeo in Francia.A quanto sembra, il Ct avrebbe fatto fuori Jorginho e Bonaventura a vantaggio di Sturaro ed Eder. La scelta ha dell'incomprensibile dati alla mano.

Eder, da gennaio in poi, ovvero da quando è andato all'Inter, ha segnato un solo gol, divenendo l'ultima riserva dell'attacco nerazzurro.Sturaro, conta, invece, appena 1022 minuti di gioco in campionato con 11 gare da titolare nella Juventus.Come possono questi due essere preferiti a Bonaventura e Jorginho? Il milanista ha messo insieme 33 presenze, 6 gol e 8 assist, il napoletano 35 presenze e 4 assist.

Conte e un'Italia senza qualità

Se le scelte di Conte di preferire Sturaro e Bonaventura a Jorginho ed Eder saranno confermate, si andrà verso una delle nazionali con meno qualità della storia. Già gli infortuni di Marchisio e Verratti, unita alla scelta di non portare Pirlo, avevano ridotto all'osso le capacità tecniche dell'organico.

La scelta di presentarsi in Francia affidando le chiavi del centrocampo a De Rossi e Motta, giocatori lenti di testa e di gamba, è un invito a tornare a casa dopo le prime tre gare del girone.Jorginho e Bonaventura avrebbero dato qualità e inventiva ad una squadra che anche in attacco, manca di giocatori determinanti, a meno che Insigne non torni quello della prima parte di stagione a Napoli.Conte ha deciso di affidarsi ai suoi "pretoriani", ma la scelta pare suicida e difficilmente condivisibile.

Europeo con poche speranze

Sono in molti ad accusare Conte di avere già la testa al Chelsea, e, se queste scelte verranno confermate, le critiche non potranno che aumentare. E' difficile pensare come gente come Giaccherini, Eder, Pellè e Immobile, rimasti sempre ai margini del calcio che conta, possano combinare qualcosa di buono in un Europeo dove tutte le aspiranti al titolo, nessuna esclusa, ha almeno un top player su cui fare affidamento.