E dire che sembrava fatta. Con l'ennesima prestazione di classe e di talento, il Tottenham stava portando a casa l'ennesima vittoria di questa sua straordinaria stagione, prolungando di (almeno) un'altra giornata le proprie speranze di scalzare al favoloso Leicester il primo posto solitario in classifica, e il prestigioso titolo di campioni di Inghilterra. A Stamford Bridge, contro un Chelsea senza nulla più da chiedere a questa disastrosa stagione, il Tottenham era partito molto bene, portandosi in vantaggio per 2 a 0 nel pieno rispetto dei pronostici pre-gara.E infatti, dopo un inizio di match equilibrato, dedicato al reciproco studio e alla ricerca di un equilibrio delicato tra attacco e difesa, era servita l'ennesima intuizione del bomber Harry Kane, che su uno splendido inserimento sul filo del fuorigioco aveva superato la difesa disperata di Begovic, insaccando a porta sguarnita.

Era il 35', e il Tottenham aveva cominciato a spianarsi la strada.

Bastano solo altri 9 minuti, nove minuti in cui il Tottenham strapazza un Chelsea colpito e affondato, smarrito e senza punti di riferimento. Un errore clamoroso in fase di impostazione della difesa del Chelsea consente al Tottenham di puntare la porta avversaria, ed è un meraviglioso filtrante quello che mette Son solo davanti a Begovic. Per il sudcoreano è quasi troppo facile infilare il portiere avversario e siglare il raddoppio, che sembra chiudere i giochi e regalare ai suoi la vittoria. Ma il Chelsea non è ancora domo. Il pubblico inneggia al Leicester, mentre striscioni dedicati a Ranieri cominciano a comparire sugli spalti: è già simbolo quel "Let's do it for Ranieri", che chiede ai Blues di Londra di fare un favore al loro ex mister.

Ed è qui,nel secondo tempo, che il Chelsea si sveglia.

Al 58', su un calcio d'angolo e in una fase di gara in cui il Chelsea pareva aver già mollato, una carambola confusa porta il pallone sul piede di Gary Cahill, che è lesto ad aggiustarselo e a piazzarlo di esterno sinistro alle spalle di Lloris. Il Tottenham entra nel panico.

Le certezze si sgretolano, mentre il fantasma del Leicester campione, già alla soglia, si fa sempre più concreto. E gli incubi degli Spurs si concretizzano all'83' minuto, conuna splendidaazione insistita condotta da Eden Hazard. Il belga parte dalla propria metà campo scartando due avversari e, dopo un triangolo, conclude di destro a giro sul secondo palo, piazzando il pallone nel sette, dove Lloris non può arrivare.

E' la bolgia: il Chelsea segna il 2-2 e il pubblico impazzisce. Dagli spalti si sentono cantare cori per il Leicester, mentre in campo il Tottenham perde completamente la testa: gli ultimi dieci minuti sono spezzettati da una miriade di falli,anche molto cattivi, che impegnano l'arbitro in un finale di fuoco. Sei minuti di recupero in cui succede poco. Al triplice fischio, scoppia il delirio, soprattutto fuori da Stamford Bridge, in una piccola cittadina inglese, che non deve più aspettare le ultime due giornate di campionato. A Leicester, a casa di Jamie Vardy e nei pub, i tifosi delle Foxies festeggianouno storico titolo, il concretizzarsi di una favola che fa bene al Calcio. Sì, al Calcio con la "C" maiuscola.