Paul Pogba è a Miami e le sue risate a bordo piscina con Mino Raiola hanno fatto e rifatto almeno due volte il giro del mondo web e social. Mentre la Juventus, che fino a prova contraria è ancora la squadra di Pogba, vive il giorno decisivo per Higuain, sul francese si sta scatenando un vero e proprio derby di mercato che affonda le proprie radici nella storia recente del Club campione d'Europa.
Pogba: la rivalità Mourinho-Real Madrid
Oggi Paul non è soltanto un grande giocatore oggetto di grandi appetiti di mercato. Su Pogba è stato apparecchiato un vero e proprio terreno di scontro fra due pesi massimi: Fiorentino Perez e Josè Mourinho.
Non si sono lasciati bene e si stanno sfidando per vedere chi è più bravo, duro e forte su Paul.
Lo United, che rischia di passare alla storia come il Club che ha perso Pogba per 4 milioni e che lo riacquista per 120, ha accumulato un grande vantaggio sia sul fronte del giocatore che sul piano dei contatti con la Juventus. I media di Manchester però non sprizzano entusiasmo da tutti i pori. Il ragazzo che torna strapagato dopo essere andato via con manovre di dubbio gusto, desta qualche perplessità sui valori e sui principi. Prima che sulla sua importanza in campo. Ma la brillante operazione Ibra chiusa proprio con Raiola vede il club inglese ormai lanciatissimo sullo stesso Pogba.
Però il Real Madrid si batte ancora
Per Zinedine Zidane, pupillo di Fiorentino Perez, Pogba è una sorta di ossessione. Ne parla, lo vuole, lo chiede almeno una volta al giorno. Ed è così da almeno un paio di mesi a questa parte. È per questo che, a maggior ragione dopo aver perso Andre Gomes passato al Barcellona, il Real non si sente estromesso dalla corsa a Pogba.
E spera ancora. La diatriba fra United e Raiola sulla commissione da 25 milioni di euro a favore di quest'ultimo è l'aspetto a cui si aggrappano a Madrid. E in casa merengue pensano anche che lui, il giocatore, in cuor suo preferisca Madrid a Manchester.
La Juventus e Raiola tirano le fila
Dal canto suo il club bianconero preferisce prima continuare la propria faraonica campagna acquisti prima di dare vita ad altrettanto faraoniche dismissioni. Per ragioni mediatiche e di appeal. Mentre Raiola continua a dialogare con lo United, ma senza perdere la sponda Real e senza chiudere i rapporti con Madrid.