Non è facile quando scopri che il figliol prodigo alla fine non tornerà mai più alla sua vecchia casa. Quella casa che lo ha accolto e forse troppo presto lasciato andare, la vista probabilmente offuscata dalla nebbia chiamata denaro. L'estate scorsa Kingsley Coman, esterno offensivo francese classe 1996, lasciava la Juventus per la cifra di 7 milioni, con il diritto di riscatto fissato a 21. Lo ha cercato e pagato oro il Bayern Monaco, ed ora si coccola il baby fenomeno francese, decisivo, tra l'altro, negli ottavi di finale di Champions League nei quali Coman ha siglato il goal del K.O.
, la sorte ha voluto, proprio contro gli ex compagni della Juventus.
Un goal che vale più di mille parole, per lasciarsi alle spalle una stagione di alti e bassi, di tentativi, di chiacchiere che non possono non accompagnare un ragazzo così giovane al debutto assoluto con una grande squadra come la Juventus. Tanti spunti, tanti guizzi ma poco impatto in quella nebulosa che per Coman è stata la sua esperienza nel calcio italiano.
Forse avrebbe meritato più fiducia, questo il parere di molti tifosi che non hanno ancora digerito il suo trasferimento al club bavarese. L'avrebbe meritata eccome, perché un ragazzo del '96 che viene ricercato da uno dei migliori quattro club europei, è sicuramente un elemento su cui è d'obbligo puntare per il futuro.
Così non è stato, anche di fronte ad una cifra che francamente avrebbe spiazzato qualunque ripensamento, parliamo di 28 milioni di euro complessivi, che per il calcio italiano, per i club italiani, sono una cifra irrinunciabile. Ma vale la pena lasciar partire un astro nascente di questo calibro? Il giocatore non sembra aver digerito il trasferimento, sapeva di poter dare ancora tanto alla Juventus.
Ora è troppo tardi.
Coman ha voluto chiudere ogni intrallazzo con la compagine juventina affermando: "Bayern Monaco a vita", arduo è dunque pensare ad un suo ritorno in bianconero, ora che il giocatore si sente valorizzato dalla società e da un allenatore come Ancelotti, che sarà capace sicuramente di valorizzare le doti e il valore effettivo di questo giocatore ancora molto giovane e col futuro ancora da scrivere, ma una cosa è certa: per ora il suo postoè in Germania, lontano anni luce dalla Torino bianconera.