Se qualcuno avesse voluto scrivere un copione per un film da favola sul calcio, non avrebbe potuto prevedere un colpo di scena dietro l’altro come in realtà è stata, fin qui, la vita di Francesco Totti. Ieri il capitano giallorosso ha compiuto 40 anni e non fa semplicemente parlare di se perché ancora determinante in campo, ma è tra gli argomenti di interesse più ricercati dai media e non solo. Forse è per questo motivo che ha scelto la giornata del suo compleanno per inaugurare una pagina sul famoso social network (Facebook), magari consapevole di far registrare un altro dei suoi record.

Il suo profilo è stato letteralmente subissato di messaggi, circa 800 mila, moltissimi dei quali sono stati inviati dalle eccellenze dello sport e dello spettacolo,nominarne alcuni come Messi, Usain Bolt, Maradona e Verdone potrebbe essere sufficiente. Si discute da sempre su Totti nei bar e su i social, ma lui è tutt’altro che virtuale. È il reale, ultimo baluardo di una cultura calcistica ormai perduta, emblema di romanità, coraggioso come un capo celtico. Risulta improponibile un qualsiasi accostamento o confronto con qualunque altro calciatore, come lui non ce n’è.Francesco Totti è dotato di intelligenza intuitiva, spontanea e naturale. Il suo maggior pregio è un dono divino. Lui sapientemente mette in campo, a disposizione della squadra, geometrie di gioco come nessun altro.

Un professore di disegno geometrico impallidisce nel vederlo tracciare perpendicolari, diagonali e parabole con il suo pallone ancora a 40 anni e forse lo mostrerà ai suoi studenti a scopo pedagogico. Altro grande merito in un mondo nel quale tutto passa a grande velocità è che lui rimane al suo posto per 25 lunghi anni di carriera.

Alcuni momenti sono passati inosservati altri erano brutti e si vorrebbero dimenticare, ma ce ne sono molti di quelli belli. Per alcuni giovani tifosi c’è sempre stato, come ci sono sempre state le sue prodezze sportive, come i dribbling inaspettati o come quell’imprevedibilità degli scavini - detti anche cucchiai - che stupiscono e conquistano.

Sono stati utilizzati molti aggettivi, ma forse il più calzante è irriproducibile.

Totti ieri ha sorpreso ancora una volta, dal lussuoso castello di Tor Crescenza in una famosa zona a nord della Capitale, registra un video per salutare e ringraziare alcuni tifosi. Non è più il Pupone di porta Metronia timido, schivo ed impacciato davanti alle telecamere, ha calcolato bene i tempi e prima che sia calato il ponte levatoio per accogliere i circa 300 ospiti speciali che parteciperanno all’esclusivo party organizzato dalla moglie Ilary Blasi in suo onore dedica del tempo ai suoi sostenitori. Invece nonstupirebbe affatto vederloricevere il prestigioso premio Globe Soccer, evento internazionale dedicato al calcio.Alla cerimonia in programma a Dubai il 28 e 29 dicembre, infatti, potrebbe esserci un premio per la carriera di Francesco Totti così da farlo entrare nell'albo d'oro del gotha del calcio mondiale, in compagnia di campioni del calibro di Pirlo, Inzaghi, Lampard, Deco, Xavi, Maradona, Del Piero, Platini e altri.