Chi ha usato per primo l'aggettivo 'pazza' per descrivere l'Inter è un genio. Come altro si può definire una squadra che tira in porta una sola volta contro gli sconosciuti dell'Hapoel Beer Sheva (Hapoel Beer Sheva!), e dopo solo tre giorni mette a tappeto, non solo nel risultato, la squadra più forte d'Italia? Come può una squadra, condannata dai critici all'ennesima stagione fallimentare, sovvertire completamente i pronostici della vigilia? La risposta è tutta in quel "pazza Inter".
La vittoria di ieri sera contro i rivali storici della Juventus è stata un capolavoro tecnico-tattico che in casa Inter mancava da tanto, troppo, tempo.
E gran parte del merito va al tanto criticato Frank De Boer, non tanto per le scelte di formazione, quanto per l'atteggiamento della squadra: coraggio, pressing alto e fantasia sono state fondamentali per battere la Juventus.
CORAGGIO: in Italia, raramente si vede una squadra pressare così alto come ha fatto ieri sera l'Inter. Se poi lo fai contro la Juventus allora le cose sono due: o sei un pazzo, o sei un genio. La Juve, infatti, ha giocatori talmente bravi tecnicamente, che possono saltare il primo pressing facilmente, trovando così la strada spianata verso la porta. Un rischio calcolato per De Boer, che ha messo da parte il difensivismo italiano ed ha ordinato alla squadra di aggredire alto l'avversario.
La scelta si è rilevata vincente: i giocatori avversari, pressati già nella propria metà campo, sono stati costretti a liberarsi velocemente del pallone, perdendone spesso il possesso.
FANTASIA: Joao Mario e Banega, anche loro giudicati troppo frettolosamente dopo le non eccelse prestazioni precedenti, hanno giocato davvero una gran partita.
Le azioni dei neroazzuri sono passate tutte dai piedi dell'uno o dell'altro, se non da entrambi. E la manovra ne ha giovato. Grazie a passaggi veloci e precisi, hanno dato l'opportunità ai compagni di giocare uno contro uno con i difensori bianconeri.
FATTORE ICARDI: Da quando è all'Inter ha messo a segno 56 reti in 110 presenze, una costante garanzia di goal.
Ma nella partita contro la Juventus il giovane capitano ha dato molto di più: ha rincorso gli avversari lungo tutto il campo e per tutti i 95 minuti, ha lottato come un leone su tutte le palle, ha dialogato con la squadra, ha regalato un bellissimo e preziosissimo assist a Perisic e, ovviamente, ha segnato. Di più non gli si poteva davvero chiedere.