All'indomani di Fiorentina-Milan si può affermare: il Milan di Montella è una squadra senza dubbio in crescita. Dopo due vittorie senza reti subite, arriva il pareggio, comunque prezioso di Firenze, anche in questo caso con la porta di Gigio Donnarumma chiusa. I numeri e i risultati confermano, probabilmente più della qualità del gioco, che la squadra migliora. Riconosce i propri limiti e cerca di aggirarli uscendo indenne da tre partite, due delle quali contro possibili dirette rivali per un posto in Europa come Lazio e Fiorentina.

Milan "piccolo" e giovane, si riparte da qui

Certo non era la mentalità che eravamo abituati ad abbinare al Milan storico di tutta l'era Berlusconi, ma ormai questo è un discorso che si fa sempre più vecchio, tanto che è del tutto conveniente iniziare ad accettare il cambiamento e provare a ricostruire a partire dalla consapevolezza di questo.

Intanto, si era detto Milan giovane e italiano? Così è in maniera diffusa, con qualche piccola eccezione, del tutto accettabile nello scenario italiano più che influenzato dalla presenza di giocatori stranieri. Ecco i 7/11 azzurri in campo ieri sera insieme a Kucka, Suso, Niang e Bacca. L'età media, tra gli italiani in campo, è 24 anni, senza considerare l'ingresso nel secondo tempo di Manuel Locatelli (18 anni).

  • Gigio DONNARUMMA, 17 anni
  • Davide CALABRIA, 19 anni
  • Gabriel PALETTA, 30 anni
  • Alessio ROMAGNOLI, 21 anni
  • Mattia DE SCIGLIO, 23 anni
  • Riccardo MONTOLIVO (C), 31 anni
  • Jack BONAVENTURA, 27 anni

Porta chiusa, mai così bene dal 2013

Il Milan che arrivava a Firenze ieri sera aveva raccolto gli stessi punti di quello di Mihajlovic dopo cinque giornate.

Mentre quello che riparte dal Franchi ha perso l'occasione per salire a 12 punti (che sarebbero valsi il terzo posto solitario), quota che dopo sei turni il club rossonero non toccava dalla stagione 2006/07, il che significa Carlo Ancelotti in panchina, il che significa Champions League riconquistata ad Atene sul Liverpool dopo l'incubo di Istanbul.

Non esageriamo, comunque. Il Milan di oggi vola basso e si può consolare con una porta che non subisce gol da 270 minuti, come addirittura non succedeva dal 2013. Piccolo passo indietro il fatto che per la prima volta dopo sei trasferte non abbia segnato gol e si sia ripetuto uno 0-0 (16a volta tra Fiorentina e Milan) che in trasferta mancava da marzo, in casa del Chievo Verona. Tutto accettabile se si considera che la Viola ha sicuramente interpretato meglio il match, non avrebbe rubato nulla se avesse trovato il gol del vantaggio e ha fallito, appunto, un calcio di rigore con Ilicic. A fine partita, però, oltre che un gol della Viola mancava anche un rosso per Tomovic, sarebbe stato lo stesso con la moviola in campo?