Non può e non deve diventare un'ossessione, ma un traguardo e il riconoscimento massimo per la squadra che in Italia ha dominato per tutto l'ultimo lustro. La finale persa col Barcellona due anni fa, l'eliminazione agli ottavi col Bayern Monaco lo scorso anno, tutti punti di partenza per la nuova rincorsa alla coppa più ambita, a cominciare da un mercato faraonico arricchito di nomi, Higuain, Pjanic, Dani Alves e Pjaca, e di nuove speranze.

La nuova Juve ritrova l'entusiasmo perso col Siviglia

Il pareggio casalingo con i campioni in carica delle ultime treEuropa League del Siviglia aveva smorzato l'entusiasmo e ridimensionato la Juventus.

Soliti problemi di incompiutezza europea dello scorso anno? No, per dimenticare arriva subito il rabbioso 4-0 in campionato sul Cagliari e poi, soprattutto, il 4-0 sulla Dinamo Zagabria. In casa dell'ex Marko Pjaca è tutto facilissimo, gara controllata dal primo all'ultimo e conferme da tutti, veterani come Dybala (al primo gol stagionale) e nuovi adepti come Higuain, Pjanic e Dani Alves...Guarda caso i tre arrivati a Torino per invertire la rotta anche fuoridai confini dello Stivale.

Poker benaugurante, come 21 anni fa

Non c'è appassionato di calcio che non lo sia, almeno in piccola parte, anche di statistiche, o quanto meno di corsi e ricorsi. Quello che viene proposto in occasione del 4-0 sui croati è clamoroso.

L'ultima volta che la Juventus ha vinto per 4-0 una gara in trasferta in Champions League ha poi vinto la competizione ai rigori contro l'Ajax: è successo 21 anni fa, il 1° novembre del 1995, stagione poi conclusa con il successo europeo nella finalissima di Roma nella primavera successiva. In quell'anno la squadra guidata da Marcello Lippi vinse 4-0 a Glasgow contro i Rangers, con le reti di Del Piero, Torricelli, Ravanelli e Marocchi.

Poi ci fu spazio nuovipoker, ma in quei casi con reti subite: nella stagione 1997/98 Dinamo Kiev-Juventus si chiuse con un 1-4, uguale ad Amburgo (2000/01) con un 4-4 e col Djurgarden 1-4 (2004/05). Insomma tante volte quattro reti fuori casa, ma mai - come ieri - senza subire reti.Il ricorso storico alimenta un po' di ottimismo, ma non è certo un "assist" per Allegri che, da diverse settimane, sta cercando di gettare acqua sull'euforia bianconera per guidare con i piedi per terra la sua squadra verso il sogno della Gioia europea e del sesto successo consecutivo in Italia.