Brozovic - de boer, un rapporto conflittuale, con il tecnico olandese che non sembra intenzionato a convocare il calciatore croato per la delicata sfida di Europa League contro lo Sparta Praga. L'allenatore nerazzurro, infatti non sembra voler farsi condizionare dalle precarie condizioni del suo centrocampo: tolto Brozovic,infatti, per la sfida europea sarebbero disponibili soltanto Medel, Melo, Gnoukouri e Banega, con De Boer che vorrebbe preservare l'argentino in vista dell'importantissima trasferta di Roma contro i giallorossi di Luciano Spalletti.

Nel reparto nevralgico interista, quando si parla di Europa League pesa molto l'assenza di Joao Mario: il centrocampista portoghese - fermo ai box per un risentimento muscolare - non è stato inserito in lista per motivi esclusivamente legati ai paletti economici imposti dal Fair Play finanziario, e dunque De Boer non può contare su di lui per i match europei. Lo stesso discorso vale anche per Kondogbia, ma al momento il francese sembra essere molto indietro nelle gerarchie di gradimento dell'ex allenatore dell'Ajax.

De Boer su Brozovic: "Non passa tutto in pochi giorni..."

Dopo la sfida contro il Bologna, De Boer è sembrato molto chiaro sulla questione Brozovic e, come riportato da "FcInter.1908", non ha lasciato spazio ad interpretazioni: "Avrò un colloquio con lui, ma dovrà dimostrarmi che è cambiato.

Del resto, se un giocatore fa cose che non posso accettare, non è che poi in pochi giorni per me passa tutto. Ci vuole tempo".

Ancora una volta, dunque, il tecnico olandese ha mostrato il pugno duro: non è disposto ad accettare atteggiamenti che possano mettere in discussione la serenità del gruppo, finendo per fare del male alla squadra."L'Inter viene prima di ogni singolo calciatore" ha dichiarato in passato, e questo principio continua ad essere il suo punto di riferimento, come ha dimostrato ieri in occasione della sostituzione di Kondogbia,avvenuta dopo soli 27' di gioco.

L'Inter ha quindi il suo sergente di ferro, venuto dall'Olanda con l'intenzione di riportare il club di Corso Vittorio Emanuele ai vertici del calcio italiano e non solo.