Il primo sussulto era stato nella settimana di vigilia di Milan-Juventus: "Se li battiamo, quasi quasi...". Era stato il pensiero, trapelato da Arcore, di Silvio berlusconi. In sostanza, ci avevo visto giusto con il Milan giovane e italiano, perchè adesso devono goderseli gli altri i frutti della mia intuizione? Legittimo, ma quasi a richiamare alla realtà il patron rossonero è arrivata la sconfitta di Genova.
Fininvest-Cinesi: una questione di penali
A maggior ragione dopo l'1-0 sui bianconeri firmato Locatelli, proprio un ragazzo elogiato da Silvio Berlusconi a Milanello alla vigilia di una gara con la Juventus del Settembre 2014 con il Milan allenato da Inzaghi che sarebbe stato poi punito da Tevez, il risultato e l'esito della sfida vinta dai rossoneri hanno fatto ulterioremente vacillare Silvio Berlusconi.
Secondo una fonte vicina al presidente, il numero uno del Milan la sua battuta l'avrebbe effettivamente pronunciata: "E se mi tenessi il Milan?". E' stato un attimo, perchè le penali che Fininvest dovrebbe versare alla Sino-Europe Sports nel caso in cui salti l’affare hanno riportato tutti, il presidente per primo, con i piedi ben piantati a terra.
Milan, la Cina avanza
Il balletto del viaggio è durato per diversi giorni. Prima fra parte e non parte. Poi fra è partito e deve ancora partire. In ogni caso la Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, a poche ore da Milan-Pescara, una partita che rispetto al closing il Milan non deve fare l'errore di far passare in secondo piano, fa il punto proprio sulle grandi manovre sempre in corso per la cessione del Milan.
Marco Fassone, l’amministratore delegato e direttore generale scelto dalla cordata cinese, è pronto a partire per la Cina: resterà nella patria del nuovo Milan per una settimana, sarà al lavoro, a quanto sembra, in almeno quattro-cinque città diverse, l'agenda degli incontri prevede meeting con sponsor e partner. Quando tornerà, scrive proprio la Gazzetta, si potrà saperne di più sui tempi di chiusura della trattativa.