Giovedì, l'ora X per l'Inter e per Frank de Boer. Il tecnico olandese ed il suo destino sono appesi ad un filo. Entro domani, infatti, giungerà in Italia lo stato maggiore del Suning, la proprietà cinese che da sei mesi ha in mano la maggioranza del pacchetto azionario della società nerazzurra. In caso di ennesimo scivolone, difficilmente il tecnico olandese resterà alla guida della squadra nerazzurra, anche la vittoria potrebbe non bastare per garantire al tecnico un futuro sulla panchina meneghina.

All'interno della società si dibatte ancora su quale debba essere il dopo de Boer.

Diverse le strade, dal traghettatore italiano, in primis Stefano Pioli ed Andrea Mandorlini, a quello più di respiro europeo come vorrebbe la proprietà cinese, con il nome di Laurent Blanc, libero dopo l'esonero dal Paris Saint Germain, e dopo aver avuto una buona uscita di 15 milioni di euro, abbiamo poi la quota morattiana facente capo a Zanetti ed Ausilio che spingerebbe per Leonardo, fino ad arrivare al Presidente Thohir che invece spinge per dare ancora una chance al tecnico olandese, non fosse altro perchè è l'indonesiano ad averlo voluto a tutti costi sulla panchina, dopo l'esonero di Roberto Mancini.

Il problema, essenzialmente, è che quasi nessuno di questi tecnici arriverebbe per otto mesi, salvo forse Andrea Mandorlini, vecchio cuore nerazzurro e molto amato dalla piazza.

Si farebbe tutto in prospettiva di giugno quando sulla panchina dovrebbe arrivare il "Cholo" Simeone. In esclusiva ieri il direttore dell'emittente milanese Telelombardia, Fabio Ravezzani ha rivelato, infatti, che secondo una sua fonte estera, ci sarebbe già il contratto firmato dal tecnico argentino, contratto pluriennale che avrebbe inizio proprio da giugno 2017.

La cosa che sembra certa è che però il Suning dopo gli ingenti investimenti di questa estate voglia tenere ancora in panchina il tecnico olandese, almeno fino alla sfida con il Torino anche perchè probabilmente la società deve ancora convincere nel caso dei traghettatori citati prima, a sedere sulla panchina per solo otto mesi.