La Juventus deve essere penalizzata di 3 punti nell'attuale classifica del campionato di Serie A? Sembrerebbe proprio di sì, stando ovviamente alle regole in vigore per ciò che riguarda l'ordinamento sportivo. Attraverso un comunicato stampa l'avvocato napoletano AngeloPisani ha sollevato la delicata questione, rendendo noto che "la Juventus ha perso al T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale, ndr) il famoso ricorso per la retrocessione del 2006 in seguito allo scandalo di Calciopoli. Ma pochi sanno - ha proseguito - che con la sconfitta al T.A.R. la Juventus va penalizzata di tre punti per la violazione della clausola compromissoria".

Aggiunge Pisani: "Uno dei precedenti è quello del Pavia, squadra di Lega Pro, penalizzata di due punti".

Una notizia che farà certamente scalpore, soprattutto tra i tifosi della Vecchia Signorache da dieci anni si sentono vittime di un complotto che in passato ha privato la società di due scudetti (con l'assegnazione del titolo 2005/06 all'Inter) con la conseguente retrocessione in Serie B nell'estate del 2006. Ma le regole, si sa, valgono (o almeno dovrebbero valere) per tutti, e nonostante sia la stampa sia la Federazione Italiana Giuoco Calcio abbiano adottato la strategia del "silenzio" in merito a tale questione, il problema esiste. Ed'è serio. Esiste addirittura un precedente, quello sopra citato relativo al Pavia, per cui non è possibile far finta di niente o prendere una decisione diversa da quanto accaduto in precedenza.

Dunque vedremo se nei giorni seguenti la FIGC e gli organi di informazione decideranno di approfondire la questione per non incorrere nell'ennesima, scontata "vicenda all'italiana". Lo chiedono anche gli sportivi, quelli onesti che da sempre mandano avanti il sistema calcio con la loro presenza negli stadi e anche e soprattutto in termini prettamente economici: non si può sempre mettere la testa sotto la sabbia, non si può continuamente far finta di nulla. Le regole valgono per tutti. O almeno, così dovrebbe essere