Negli ultimi anni molti portieri italiani sono stati etichettati come eredi di buffon ma solo uno sembra veramente pronto a prendere il suo posto una volta ritiratosi, si parla di Gianluigi Donnarumma, portiere classe 1999 che Mihajlovic ha lanciato in Serie A il 25 ottobre di un anno fa in un Milan-Sassuolo e che esordendo in Nazionale, il primo settembre scorso, contro la Francia è diventato il più giovane debuttante azzurro di sempre.
L'ascesa di Donnarumma
Donnarumma, campano di Castellammare di Stabia, cresce nel Club Napoli dal quale nel 2013 lo preleva il Milan, il giovane scala subito le gerarchie e a 15 anni si ritrova già portiere titolare in Primavera e convocato in prima squadra dall'allenatore Inzaghi.
La stagione scorsa Gigio (come lo chiamano gli amici) comincia come terzo portiere ma ben presto si fa notare dal nuovo mister Mihajlovic (sale alla ribalta per un rigore parato a Toni Kroos in un amichevole di precampionato contro i Blancos) che, deluso dalle prestazioni del titolare Diego Lopez, si affida a lui in Milan-Sassuolo diventando il secondo miglior giovane debuttante in Serie A nella storia del Milan, dopo la leggenda Paolo Maldini; lo stabiese in quella partita subisce un gol discutibile ma si intravedono subito in lui la freddezza, la capacità di guidare la difesa e la reattività (nonostante sia alto quasi due metri) tanto che da allora non ha più abbandonato i pali della porta rossonera, nemmeno con l'arrivo in panchina di Montella.
In Nazionale l'ascesa di Donnarumma è altrettanto impressionante e dopo aver esordito a marzo di quest'anno con l'Under 21 - più giovane italiano di sempre - il nuovo CT Ventura un mese fa lo ha convocato per l'amichevole con la Francia, mettendolo in campo nel secondo tempo al posto del suo idolo Buffon che spesso lo elogia dichiarandolo suo unico vero erede; ma la dichiarazione di maggiore impatto proviene dal suo mai banale procuratore, Mino Raiola, che interpellato sul valore del portiere l'ha paragonato a un Modigliani da 170 milioni di euro.
Un ragazzo acqua e sapone
Ieri intervistato da Raisport nel ritiro di Coverciano, dove l'Italia sta preparando le partite valevoli per le qualificazioni mondiali contro Spagna e Macedonia, Donnarumma ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti tra cui il fatto di non avere tatuaggi e orecchini perché il padre lo vieta, di prendere Buffon come esempio e a chi lo definisce un predestinato o lo paragona a un Modigliani (Raiola docet) risponde che lo deve dimostrare sul campo, ogni giorno, con l'umiltà insegnatagli dai propri genitori e di dover pensare esclusivamente a fare il meglio per il Milan e per la Nazionale. Insomma parole da giocatore già maturo che tradiscono la sua giovane età e che fanno capire che la Nazionale per il dopo Buffon è in buone mani.