Tuttosport lancia una clamorosa indiscrezione: Marco Fassone, futuro amministratore delegato del Milan di proprietà cinese, ha sondato il terreno con Leonardo e Ariedo Braida per un loro clamoroso ritorno nella società rossonera. Dopo il gran rifiuto di Paolo Maldini al ruolo di direttore tecnico, Fassone non si sarebbe perso d'animo e starebbe cercando una nuova figura di alto profilo per rilanciare l'idea di una triade tutta rossonera alla guida del Milan. C'è un pezzo mancante, è evidente: se la casella di AD è ricoperta da Fassone stesso e Massimiliano Mirabelli è stato indicato come nuovo direttore sportivo, c'è bisogno di un terzo elemento per completare il puzzle.

Nelle scorse giornate si era fatto con insistenza il nome di Massimo Ambrosini, ex-storico capitano rossonero alla stregua di Maldini, ma le sue quotazioni, in questo momento, sembrano tendere al ribasso.

Fassone-Leonardo: una coppia che non scoppia?

Certo è che il ritorno di Leonardo al Milan avrebbe del clamoroso. Il dirigente brasiliano, infatti, non si è lasciato nel migliore dei modi con l'ambiente rossonero. Ricordiamo che Leonardo, dopo una carriera da calciatore con il Milan, coronata con la vittoria dello scudetto nella stagione 1998/1999, si era ben disimpegnato anche dietro la scrivania. A lui si addebitano le fortunate acquisizioni di Kakà e Pato, giunti al Milan come giovani promesse e affermatisi, poi, come giocatori di caratura internazionale.

Il percorso milanista di Leonardo non si ferma qui: nel giugno 2009 il brasiliano raccoglie la pesantissima eredità di Ancelotti, reinventandosi allenatore. Balzato all'onore delle cronache per il suo calcio spregiudicato (celebre il modulo utilizzato e ribattezzato dalla stampa "4-2- Fantasia"), sfiora la vittoria in campionato, andata poi in sorte all'Inter di Mourinho.

Si congeda dal Milan a fine stagione in aperta idiosincrasia con Berlusconi. Torna a sedere in panchina pochi mesi dopo con i cugini dell'Inter, atto che i tifosi milanisti hanno sempre riconosciuto come un palese "tradimento". Raccolto il testimone di Rafa Benitez, sfiora lo scudetto anche sulla panchina nerazzurra, cedendo nel finale di stagione al Milan di Allegri ed Ibrahimovic dopo una rincorsa portentosa.

Ritorna dietro una scrivania con il Psg mettendo a punto la macchina da guerra che ha dominato le ultime stagioni di Ligue 1. Ora il suo nome torna di moda per completare lo staff dirigenziale rossonero. Dotato di un carisma innato e naturale, siamo certi che le caratteristiche di Leonardo saprebbero integrarsi con Fassone o i due rischiano di confliggere inevitabilmente? Per ora si tratta solo di una suggestione.

Braida, altro cavallo di ritorno di Fassone

L'altro nome chiamato in causa da Tuttosport è quello di Ariedo Braida. Siamo certi che l'ex braccio destro di Galliani sia disposto a tornare in rossonero? Di certo, attualmente, non se la passa di certo male in quel di Barcellona. Un suo ritorno a Milano, dalla porta principale, però, potrebbe essere una soluzione assai gradita, nel club e nella città che lo hanno reso celebre.

Anche sulla sua candidatura, tuttavia, sarà necessario realizzare valutazioni di compatibilità con la figura, in questo caso, di Mirabelli. Sarebbero capaci di cooperare per assicurare un futuro tecnico di tutto rispetto al Milan o finirebbero per sovrapporsi? Di certo, ai fan milanisti, la soluzione-Braida non dispiacerebbe: sarebbe un modo convincente per perpetuare il retaggio del glorioso Milan di Silvio Berlusconi. Intanto, la lista degli impegni di Fassone pare sempre più gonfia di impegni, nelle prossime ore il futuro ad del Milan è atteso in Cina dove dovrebbe incontrare i soci interessati all'acquisizione del club, i quali, secondo le ultime indiscrezioni, paiono sempre più facoltosi.