Aurelio de laurentiis non le ha mandate a dire neppure questa volta, e siamo certi che le dichiarazioni che ha rilasciato quest'oggi nei confronti del mondo del calcio sono destinate a far discutere e anche molto, soprattutto per la durezza delle parole utilizzate. Come riportato dal sito di informazione calcistica Calciomercato.com, durante l'evento "Sport Business Summit" ha parlato della sua volontà di riformare il sistema calcio e ha apostrofato pesantemente una categoria che ha preso piede negli ultimi anni in maniera esponenziale, vale a dire quella dei procuratori o agenti FIFA.

"I procuratori sono il cancro del calcio". Questa la frase, molto pesante ed offensiva, che certamente causerà un putiferio tra gli addetti ai lavori: che i rapporti tra dirigenti e procuratori spesso non siano proprio idilliaci è risaputo, ma mai nessun dirigente di calcio si era lasciato andare ad affermazioni simili e di tale portata. Chi conosce De Laurentiis sa che non si tratta del primo sfogo del genere da quando ha rilevato la società partenopea, ovvero dal 2004, e crediamo che non sarà certamente l'ultimo.

Il presidente degli azzurri ha poi parlato anche di altre questioni legate al club, come il desiderio di realizzare uno stadio da 20mila posti con la possibilità di offrire 5mila biglietti gratuitamente (un progetto che sembra di difficile realizzazione nell'immediato) ed il rifiuto durante gli ultimi giorni di calciomercato di cedere il difensore Koulibaly per una cifra vicina ai 58 milioni di euro.

Dunque vedremo se ci saranno reazioni a quanto affermato da De Laurentiis sulla categoria dei procuratori. Certo è che al giorno d'oggi sarebbe necessario evitare di utilizzare termini troppo forti, dato il caos generale che alberga frequentemente anche nel mondo del calcio: non ci dobbiamo stupire se poi violenza e ferocia la fanno da padrone negli stadi e tra le tifoserie, con conseguenze spiacevoli per tutti coloro che seguono lo sport più bello del mondo. O, almeno, ci auguriamo rimanga tale.