Si è chiuso il programma della decima giornata di Serie A e a metà strada dal girone di ritorno la situazione per il Palermo è già drammatica. Di nuove cordate se ne è solo sentito parlare in estate, Zamparini è rimasto, la classifica piange e Ballardini ha fatto le valigie cedendo il posto a Roberto De Zerbi. Per il tecnico più giovane della Serie A –finora- l’impatto con il massimo campionato è stato devastante: 11 reti al passivo negli ultimi tre turni contro Torino, Roma, e adesso anche Udinese, il tutto davanti ai propri tifosi che lasciano anzitempo gli spalti.
Una sconfitta senza attenuanti dopo un primo tempo più che buono, chiuso sull’1-1 (reti di Nestorovski e Thereau) e che aveva visto i rosa portarsi per primi in vantaggio. La doppietta siglata da Fofana ha lasciato i siciliani sotto shock, portandoli a staccare definitivamente la spina. De Zerbi (va detto) ci ha messo del suo, non riuscendo a rimettere in riga i suoi nella ripresa con una serie di scelte discutibili e un assetto tattico inesistente.
Nestorovski e Thereau rapaci sotto la porta
Prima frazione molto piacevole ed equilibrata, pur condizionata dalla pioggia e dal forte vento. Le due squadre vogliono i tre punti e dopo le reti messe a segno da Nestorovski e Thereau gli schemi saltano.
Nel primo scorcio di gara l’Udinese è più ordinata ma non concretizza. Il terreno scivoloso causa l’errore imperdonabile di Angella dopo 10 minuti consentendo a Nestorosvki di ripartire in solitaria, fintare e mandare il pallone alle spalle di Karnezis, da solo contro tre. Al 36’ Goldaniga si dimentica di Thereau che entra in area e, servito da Widmer, va a segno con una sorta di rigore in movimento.
Si infiamma la gara nel finale di tempo: Matos e Fofana concludono in rapida successione ma solo il fallo in attacco di Zapata frena i friulani dalla seconda marcatura; Posavec fa il resto.
Doppio Fofana e Palermo sotto shock
Cessa la pioggia e cala il vento nella ripresa, e questo sembra giocare in favore della squadra di Del Neri.
Il tema del match è molto irregolare, caratterizzato da continue fiammate e ribaltamenti di gioco. Le sostituzioni fanno bene all’Udinese: eccellente l’ingresso di Badu che regala palloni intelligenti ai compagni, ma la gloria è tutta per Seko Fofana. Magico il suo destro a giro da fuori al 73^, sul quale Posavec non può nulla. Per il Palermo si fa durissima e gli uomini di De Zerbi accusano il colpo; bastano altri sette minuti per assistere al raddoppio ospite. Badu approfitta di un piazzato offensivo schermato dalla propria difesa e riparte, facendo da sponda per Fofana che batte ancora una volta l’incolpevole Posavec per l’1-3 definitivo. Sallai lascia i padroni di casa in dieci all’83 minuto dopo aver ricevuto la seconda ammonizione e l’Udinese rischia di calare il tris, con Thereau che colpisce il palo un attimo prima di cedere il posto a Jankto.
Non c’è più niente da fare per il Palermo, che abbandona mentalmente il match quando ancora il cronometro scorre. Un pessimo atteggiamento nel secondo tempo è costato un pareggio che, anche in quel caso, sarebbe servito davvero a poco. Piove sul bagnato in casa Palermo, come nella serata maledetta del Barbera, quello che un tempo era un fortino sul quale costruire la propria salvezza.
Palermo (4-2-3-1): Posavec; Rispoli, Cionek, Goldaniga, Pezzella (60’Chochev); Hiljemark, Gazzi (81’Quaison); Embalo, Diamanti (60’Sallai), Aleesami; Nestorovski. All. De Zerbi
Udinese (4-3-3): Karnezis; Widmer, Danilo, Angella, Felipe; Fofana, Kums (65’De Paul), Halfreddson; Matos (54’Badu), Thereau (88’Jankto), Zapata. All. Del Neri
Ammoniti: 12’ Diamanti; 16’ Pezzella; 18’ Felipe; 57’ Widmer; 75’-83’ Sallai
Reti: 10’ Nestorovski; 36’ Thereau; 73’-80’ Fofana
Arbitro: Orsato