Chissà se Papa Francesco si sarebbe immaginato che nella partita della pace da lui organizzata potesse esserci spazio per la lite tra maradona e Veron, il cui video sta diventando virale. L'origine dello screzio risale a quando vennero affidate all'ex centrocampista dell'Inter le chiavi della riorganizzazione dell'Albiceleste, che rifiutò tutte le proposte presentate dal Pibe de Oro. Quest'ultimo, risentito, in estate aveva definito traditore Veron, dichiarando inoltre che non avrebbe voluto più parlargli.

Il fatto

Siamo alla fine del primo tempo della Partita della pace, Maradona ha la palla tra i piedi e vicino a lui c'è Veron.

I due non giocano nella stessa squadra. Diego sembra, almeno inizialmente, avvicinarsi in maniera scherzosa all'ex centrocampista. Il problema però è che Veron, dopo pochi secondi, non mostra una grande voglia di parlare con il Pibe de Oro, forse perché ancora risentito per le dichiarazioni rilasciate dal fuoriclasse argentino in occasione dell'ultima estate circa il suo operato nella Ferdercalcio argentina.

Si vede chiaramente che Veron cerchi di allontanare Maradona, e a questo punto l'ex divo del Napoli inizia a marcare sempre più stretto il connazionale, mostrando una seconda volta il proprio punto critico. Alla fine arriva Cafu, ex giocatore di Roma e Milan, di nazionalità brasiliana, a dividere i due e allontanare Diego, con cui entra negli spogliatoi.

Il fatto ha acceso divertenti dibattiti sui social network e messo in imbarazzo gli stessi commentatori della partita.

Il videopostato qui sopra sta diventando virale e non mancheranno di certo altre discussioni sui social network circa quanto avvenuto ieri sera alla fine del primo tempo. Ricordiamo che si giocava allo stadio Olimpico di Roma, dove in campo c'era anche il capitano della squadra giallorossa, Francesco Totti, andato a segno su assist dello stesso Maradona. Per la cronaca, il punteggio finale ha visto prevalere i bianchi (la squadra di Veron) per 4-3. A segno sono andati Bojan, Crespo, Burdisso, Cavenaghi, Di Natale, Kanoute e Totti.