A distanza di due anni dalla prima edizione, ovvero dalla “Partita interreligiosa per la Pace”, con lo slogan “Uniti per la Pace” mercoledì 12 ottobre allo stadio Olimpico di Roma si disputa la seconda partita di calcio “ispirata” dalla volontà di Papa Francesco. Promossa dalla Fondazione Internazionale di Diritto Pontificio Scholas Occurrentes, CSI Centro Sportivo Italiano, Unitalsi e Amlib, l’evento è a scopo benefico e l’incasso andrà a favore dei terremotati del centro Italia. Ma in un contesto ancora più ampio, che arriva da Amatrice alle periferie di Buenos Aires, il progetto “Uniti per la pace” vuole anche sostenere diversi programmi educativi e sociali rivolti soprattutto ai giovani, iniziative per le quali si può contribuire attraverso la raccolta fondi al numero solidale 45512 (attivo fino al 16 ottobre).

Maradona la stella più attesa

Chiamati a raccolta da Papa Francesco, all’evento parteciperanno leggende del calcio e importanti calciatori del presente. Hanno già dato la proprio adesione Fabio Capello, Francesco Totti, Gianluca Zambrotta, Antonio Di Natale, Ronaldinho, Roberto Carlos, Hernan Crespo, Felipe Anderson, Diego Perotti. Arrivato proprio in queste ore nella Capitale, il più atteso della serata è l'ex pibe de oro Diego Armando Maradona, che nei giorni scorsi tramite un video postato su Youtube ha fatto appello a tutto il mondo per la gente di Amatrice.

L’evento in Tv

Come affermato da Marcelo Sanchez Sorrondo (cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze), l’evento del 12 ottobre è stato fortemente voluto da Papa Francesco, molto preoccupato per le sorti dell’umanità a causa di quello che considera lo sviluppo di una terza guerra mondiale.

Il Pontefice è altresì convinto che la pace va costruita per esempi, e il calcio è da considerarsi “lo strumento di integrazione per eccellenza”. L’obiettivo della serata è lo stadio Olimpico pieno.

L’evento sarà trasmesso in diretta da RaiUno alle ore 21:15, con la conduzione di Milly Carlucci e la telecronaca di Alberto Rimedio, Marco Mazzocchi, Alessandro Antinelli e Claudio Amendola.